Giovanni Soldini e Amref insieme per l’Africa dove una persona su cinque soffre la fame
«I miei viaggi sanno di sale». Lo dice sorridendo Giovanni Soldini mentre presenta la sua ricetta solidale proposta in collaborazione con Amref, la più grande organizzazione sanitaria africana, e My Cooking Box, azienda italiana produttrice di Meal Kit Premium per la preparazione di piatti italiani gourmet, a sostegno della campagna La fame non è un gioco. L’occasione è la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. L’obiettivo comune è quello di promuovere la giustizia sociale impegnandosi per il diritto alla salute e ad una adeguata alimentazione nel continente africano dove 1 persona su 5 soffre la fame e la vita di milioni di persone è per questo a rischio.
Amref e My Cooking Box hanno sviluppato una speciale box dedicata al progetto grazie alla quale, per ogni acquisto, verranno devoluti 2,50 euro ad Amref a favore delle attività che promuove in Burkina Faso. Spiega Chiara Rota, fondatrice dell’azienda che produce i Meal Kit: «Per me e per noi di My Cooking Box, il cibo non è solo una necessità, ma anche un simbolo di speranza, di cura e di vita. In un contesto di crisi come quello che sta attraversando il Burkina Faso, sentiamo il dovere profondo di fare la nostra parte…Ogni box venduta diventa un gesto concreto di solidarietà, ma anche un messaggio di speranza per fare la differenza. Siamo distanti geograficamente dall’Africa, ma siamo uniti dall’umanità e dalla volontà di condividere con chi è meno fortunato, un bene prezioso: il cibo. Mi rende felice pensare che la nostra partecipazione possa essere una goccia per un domani migliore, perché nessuno dovrebbe affrontare la fame e la privazione di dignità e futuro».
«In Burkina Faso, dove si concentrerà il nostro intervento con questa collaborazione, si stima siano circa 587 mila i bambini che non hanno a disposizione sufficienti quantità di cibo», dice Guglielmo Micucci, Direttore di Amref Italia, «il nostro lavoro è nelle comunità e in special modo nelle mense di un distretto che comprende undici scuole, per raggiungere oltre 3000 bambini». Il navigatore oceanico Giovanni Soldini contribuisce con una ricetta personale per la speciale box e su ogni packaging c’è un QR Code vedere la videoricetta fatta da Soldini. «Pasta e ceci è una ricetta semplice ma nutriente, che faccio spesso in barca. Ideale per questa iniziativa, che vede al centro le drammatiche difficoltà alimentari di molte comunità africane, spesso causate da siccità e surriscaldamento del pianeta. I legumi sono perfetti, perché richiedono poca acqua».
Cosa le ha insegnato la sua vita di “navigatore” sul cibo e sullo spreco alimentare?
«Quando si fanno lunghe navigazioni, la barca è un piccolo mondo che in scala replica i problemi del mondo e ti insegna a gestire con accortezza ogni forma di spreco e dispersione. Si viaggia con l’indispensabile, si cercano soluzioni che rispondano a problemi come la conservazione senza un frigorifero e lo smaltimento, l’ingombro e i pesi. Io non rinuncio mai a cucinare, non uso liofilizzati e questo richiede un’organizzazione».
Come gestisce il cibo in barca?
«In genere facciamo un menu settimanale, quindi prepariamo i cibi dividendoli per giorni e settimane. In questo modo gestiamo meglio il packaging e anche la pattumiera e non abbiamo problemi di scarsità o eccessi di scorte. Siamo attenti a non comprare cibi in confezioni di plastica e cuciniamo tutto utilizzando la pentola a pressione con gran risparmio anche di energia e acqua dolce».
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