Toscana

Maschere in lattice per fare le rapine come nel film “Point Break”: due arresti


Nell’auto c’era una borsa con dentro due maschere in lattice raffiguranti due uomini anziani, come quelle utilizzate dai rapinatori di banche del film “Point Break”. Nella stessa auto la polizia ha trovato anche un punteruolo e un contenitore con due mazzi di fascette da elettricista. Per questi motivi la Polizia di Terni ha arrestato due uomini campani accusati del reato di rapina. Uno dei due uomini avrebbe messo a segno dei colpi ad Arezzo: avrebbe infatti precedenti per stupefacenti, porto abusivo di armi, di arnesi atti allo scasso, favoreggiamento e rapina.

L’arresto

I due erano stati fermati a Terni, in Umbria. Il veicolo sul quale viaggiavano erano nel mirino degli investigatori: la targa era considerata sospetta. Così a Perugia è iniziato l’inseguimento, concluso poi nell’altra città umbra. Le pattuglie in borghese della Squadra Mobile ternana, insieme ai colleghi di Perugia, hanno individuato l’auto e organizzato un servizio di appostamento.

Quando di agenti hanno capito che il viaggio  era terminato e i due stavano scendendo dall’auto, sono intervenuti. Nell’auto sono state ritrovate le maschere e altri oggetti per camuffarsi e alcuni oggetti da scasso. Dai successivi accertamenti è emerso che la patente del 48enne che era alla guida era falsa. Inoltre l’uomo è risultato noto alle forze di polizia per varie denunce, anche per stupefacenti, e diversi arresti per rapina. Reati commessi a Ravenna, Napoli, Rimini e Lanciano, con l’uomo attualmente sottoposto alla misura della detenzione domiciliare a Napoli per una condanna per rapina.

Anche il 54enne è risultato gravato da numerosi precedenti penali, denunce e arresti per stupefacenti, porto abusivo di armi, di arnesi atti allo scasso, favoreggiamento e rapina, reati commessi a Salerno, Arezzo e Napoli. Dopo la procedura di rito, i due sono stati entrambi arrestati per tentata rapina, il 48enne anche per evasione e possesso di documenti falsi. I due arrestati sono stati portati al carcere di Terni, come disposto dalla procura.


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