Un milione a letto a Natale tra Covid e influenza, ecco gli open day per vaccinarsi
Quasi un milione di italiani rischiano di passare il Natale a letto, per colpa del Covid e dell’influenza. L’infezione da Sars-Cov-2 incalza gli Italiani con numeri più alti di ammalati e con una risalita dei ricoveri e dei decessi. Il picco previsto per il periodo natalizio si associa in pieno a quello dell’influenza con il rischio di sovrapposizione delle infezioni e la previsione appunto di circa 900mila italiani a letto per almeno uno dei due virus. Ecco perché soprattutto per i più anziani – i più a rischio per malattie gravi e decessi – è ancora cruciale vaccinarsi: proprio in questi giorni in diverse città sono stati attivati degli open day.
Medici di famiglia: il Covid sorpassa l’influenza
«Nei nostri ambulatori stiamo vedendo molti più casi di Covid con un sorpasso sull’influenza. Possiamo stimare che il 55% delle patologie acute che arrivano alla nostra osservazione riguarda Sars-Cov-2 contro il quale stanno crescendo notevolmente anche le richieste di vaccino. Un po’ meno del 40% riguarda invece l’influenza, il rimanente le altre infezioni che circolano», avverte Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg). «La minore incidenza dell’influenza è legata probabilmente al fatto che contro il virus stagionale c’è stata una maggiore adesione alla vaccinazione», aggiunge. Per il virologo Fabrizio Pregliasco che prevede quasi un milione di italiani a letto con un virus per Natale «siamo in una fase di crescita di tutte le infezioni, soprattutto di quelle respiratorie. Specialmente il virus H1n1 è in costante crescita e anche il Covid è molto più contagioso ma più buono, anche se non troppo. Soprattutto questi ultimi casi sono sottostimati, perché il tampone non viene eseguito», continua Pregliasco che spiega come «nonostante il leggero arresto della scorsa settimana anche il dato dell’occupazione degli ospedali, dei ricoveri e delle morti è in crescita e desta preoccupazione».
Anziani ancora a rischio: salgono ricoveri e decessi
Per quanto riguarda il Covid «i sintomi generalmente lievi e prevalentemente a carico delle alte vie respiratorie sono rinite, tosse stizzosa, faringite, laringite, febbricola, che caratterizzano la maggior parte dei soggetti colpiti dalle ultime subvarianti di Omicron attualmente in circolazione mantengono alta l’allerta nel caso dei soggetti più fragili», come spiegano la Società italiana di medicina generale e delle cure Primarie (Simg) e della Società italiana malattie infettive e tropicali (Simit). Sintomi tra l’altro facilmente confondibili con quelli dell’influenza. Un mix questo che comincia a preoccupare, anche a fronte della scarsa adesione alla vaccinazione. E per questo, in vista delle feste natalizie quando maggiori saranno le occasioni di aggregazione, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha rinnovato l’invito a immunizzarsi, soprattutto nel caso di anziani e fragili. I bollettini sul Covid raccontano di una situazione negli ospedali ampiamente sotto controllo ma con ricoveri in crescita (7426 nei reparti di medicina e 240 in terapia intensiva) e i morti, quasi tutti tra i grandi anziani, che nel mese di novembre hanno sfiorato quota mille (se ne contano circa 300 a settimana)
L’occasione degli open day per vaccinarsi
Di fronte a una campagna vaccinale che continua ad andare al rilento – soprattutto quella del Covid che ha visto finora solo 1,5 milioni di italiani vaccinarsi e tra questi solo il 10% degli over 80 – il ministero della Salute con il direttore alla Prevenzione Francesco Vaia ha sollecitato l’apertura prima delle feste di open day per vaccinarsi con libero accesso e che prevede anche per chi vuole la cosomministrazione dei due vaccini. Eccone alcuni: a Roma a esempio ne è previsto uno in diversi centri vaccinali della capitale il prossimo 23 dicembre e poi nei fine settimana della Epifania (6 e 7 gennaio) e del 20-21 gennaio. In Basilicata venerdì 22 e sabato 23 dicembre sono estesi gli orari di apertura dei centri vaccinali di Matera e Policoro. Anche in Alto Adige nel mese di dicembre si svolgeranno gli open days (per le date: www.insieme-piu-forti.it). In Toscana in questi giorni Regione e Asl hanno predisposto l’ampliamento della normale offerta dei centri di vaccinazione, estendendo gli orari di apertura di quelli già attivi nei capoluoghi di provincia e garantendo nelle zone distretto l’attivazione di almeno un punto vaccinale. A Parma invece in poche ore sono andati tutti esauriti i 240 posti messi a disposizione per i due open day, organizzati in città e a Fidenza. Per questo motivo, l’Ausl sta organizzando nuovi open day, che saranno comunicati nei prossimi giorni.
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