Vale la pena recuperare oggi una Nintendo Wii U o meglio lasciar perdere?
Inutile girarci attorno: tra le console maggiori di Nintendo, Wii U è stata la più fallimentare con sole 13,56 milioni di unità venduta in tutto il mondo nell’arco del suo ciclo vitale. Nonostante tutto era comunque una piattaforma particolare grazie al suo “paddone”, e negli anni ha ospitato anche diversi grandi giochi.
Per questo motivo potrebbe essere lecito domandarsi se vale la pena oggi recuperare una Wii U così da riscoprirla e godersi il suo catalogo. Ebbene, la risposta è un “ni”: ci sono alcuni motivi per cui varrebbe totalmente la pena dargli una chance ed altri che invece spingerebbero ad ignorarla per recuperare le successive Switch 1 e Switch 2.
Di positivo c’è che a livello di collezionismo e mercato dell’usato, Wii U non ha raggiunto valori eccessivi: una console ben tenuta completa di scatola e manualistica si può trovare sul centinaio di euro o poco più, mentre recuperare soltanto console e pad richiede una spesa anche inferiore ai 100 euro controllando per bene tra negozi fisici e online e tra i marketplace come Vinted o Ebay. C’è inoltre un altro vantaggio, ossia che la larghissima maggioranza dei suoi giochi si possono trovare a prezzi molto abbordabili. Sono infatti pochissimi i titoli che hanno raggiunto un valore collezionistico elevato (si pensi ad esempio a Project Zero Maiden of Black Water pubblicato originariamente in esclusiva Wii U), mentre tutti i giochi ed esclusive più celebri per il sistema si possono trovare con un po’ di fortuna a qualche decina di euro massimo. Recuperare Wii U permette dunque fare propri giochi come Super Mario 3D World, New Super Mario Bros. U, Mario Kart 8, Donkey Kong Country Tropical Freeze, Bayonetta 2, Captain Toad Treasure Tracker, Super Smash Bros. for Wii U, Yoshi’s Woolly World, StarFox Zero e tanti altri spendendo relativamente poco.
Di negativo bisogna invece sottolineare che il parco titoli di Wii U non fu particolarmente vasto complice le scarsissime vendite della piattaforma, e come se non bastasse quasi tutti i first-party salvo pochissime eccezioni sono stati riproposti su Nintendo Switch spesso anche in versioni arricchite con nuovi contenuti. Certo. i giochi Switch dell’epoca Wii U vengono proposti a prezzo pieno e di certo non sono economici come le controparti originali, tuttavia possedere una Switch permette anche di avere accesso al suo immenso catalogo che per quantità fa letteralmente impallidire quello di Wii U. A tutto questo bisogna poi aggiungere che Switch 2 è retrocompatibile con praticamente tutti i giochi Switch (compresi ovviamente i giochi ripresi dall’epoca Wii U) e senza poi dimenticare che oggi i servizi online di Wii U sono inattivi e di conseguenza diverse funzionalità di console e giochi non sono più disponibili.
Poniamo caso che un giocatore sia intenzione a recuperare Wii U per scoprire i suoi titoli più famosi: tolti i prezzi dei giochi sicuramente più economici, per quale motivo dovrebbe farlo se già possiede una Switch 1 o 2 a cui si aggiungono di conseguenza i relativi parchi titoli nettamente più ricchi? Se non si possiede nessuna delle ultime console Nintendo, perché doversi buttare su Wii U quando sulle Switch sono stati riproposti gli stessi giochi? A parte un discorso di prezzi più economici oppure se proprio si vuole giocare a tutti i costi alcuni nomi come il quarto Super Smash Bros., Yoshi’s Woolly World, il primo Splatoon e StarFox Zero (tra i pochissimi titoli a non essere ancora mai stati convertiti su Switch), il rischio è che non ci sia nessuna effettiva ragione per recuperare oggi Wii U, salvo discorsi collezionistici. E’ quindi bene ragionare con attenzione e farsi due calcoli, a seconda delle proprie esigenze e dei giochi che a tutti gli effetti hanno attirato il nostro interesse.
Vi ricordiamo per concludere quali sono stati i giochi più venduti per Wii U e, guarda caso, quasi tutti sono stati riproposti su Switch,
Su
PlayStation Store Gift Card 10 EUR è uno dei più venduti di oggi.
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