Calabria

Crotone, “arancia meccanica” nel rione Lampanaro: chiesti dal pm 118 anni di carcere

Mano pesante della Dda di Catanzaro sulle sei persone accusate di aver sequestrato e pestato a sangue un 23enne di Crotone nel rione Lampanaro il 28 novembre 2024 con scene degne del film di Kubrick “Arancia meccanica”.
Ieri, davanti al gip del Tribunale di Catanzaro Piero Agosteo nell’ambito del processo che si sta svolgendo con il rito abbreviato, il pm Pasquale Mandolfino ha chiesto 20 anni di carcere ciascuno per Fabrizio Gallo, Salvatore Laudari, Francesco Pupa, Francesco Gallo e Gianfranco Gallo, mentre 18 anni di reclusione li ha sollecitati per Gregorio Laudari. Invece, un settimo imputato, Luciano Gallo, sarà giudicato dalla Corte d’assise di Catanzaro con rito ordinario. Tutti devono rispondere di sequestro di persona a scopo d’estorsione, lesioni personali e rapina.
Come ricostruito in aula dal pubblico ministero, la vittima sarebbe stata aggredita brutalmente, caricata di forza a bordo di un’auto, condotta nel cortile di un’abitazione a Lampanaro, percossa a calci e pugni durante un vano tentativo di fuga; e poi ancora, trasportata in un altro appartamento, pestata con un martello e minacciata con un coltello e un’ascia. Momenti di estrema violenza quelli descritte nelle carte dell’inchiesta condotta dai poliziotti della Squadra mobile di Crotone che, il 17 febbraio scorso, aveva portato all’arresto dei cinque presunti componenti del “branco”: Luciano Gallo, Fabrizio Gallo, Gregorio Laudari, Salvatore Laudari e Francesco Pupa.
L’articolo completo è disponibile sull’edizione cartacea e digitale


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