Società

Serena De Sandi premiata per il volontariato: «Chiedere aiuto non è una debolezza ci rende semplicemente umani, soprattutto per adolescenti e giovani»

«L’associazione è nata nel 2022 su mia iniziativa con il supporto di un gruppo di ragazze per sostenere studenti universitari. Quello che precede Univox è la mia esperienza universitaria: c’era questo esame che non sono mai riuscita a passare, già all’epoca soffrivo di disturbi alimentari e di un disturbo depressivo. Avevo deciso che se non avessi superato l’esame io non avrei continuato e non parlo solo dell’università. Mi ha aiutato la mia psicologa: “Resta con me, ce la dobbiamo fare”. Quello stesso giorno ho creato un gruppo su WhatsApp con queste mie amiche più strette per raccontare quello che era il mio obiettivo e tutte mi hanno da subito supportato e poi è nato il progetto che si è evoluto in associazione». Serena De Sandi ha 25 anni ed è specializzanda in Arteterapia plastico-pittorica. In un momento particolarmente difficile della sua vita ha trasformato il suo dolore in impegno per gli altri. Ha fondato Univox ETS, un’associazione di promozione sociale con l’obiettivo di contrastare il disagio giovanile: depressione, ansia, autolesionismo, bullismo e cyberbullismo, isolamento sociale, rischio suicidio.

Univox è una delle tre realtà che hanno ricevuto il riconoscimenti nazionale GenP – Giovani che partecipano, promosso da Acri, Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio, che premia le organizzazioni non profit che promuovono la partecipazione giovanile e coinvolgono gli under 35 nei loro organi di amministrazione. Oltre al progetto barese ci sono Congerie APS di Montecassiano e Lo Snodo di Erba. Solo il 7,1% degli Enti del Terzo settore italiani è guidato da under 35, ma dove questo accade emergono segnali di rinnovamento, maggiore equilibrio di genere e un forte radicamento territoriale secondo l’indagine Verso una nuova leadership del Terzo settore, realizzata da Percorsi di Secondo Welfare, insieme all’Osservatorio Statistico sul Terzo Settore dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.

Elisabetta Cibinel, Referente Area Filantropia di Percorsi di Secondo Welfare, spiega: «Nelle regioni del Mezzogiorno la presenza giovanile sale all’8%, con un picco del 9,7% in Calabria. E risultati altrettanto significativi emergono in Valle d’Aosta (9,6%) e in Trentino-Alto Adige (11,7%). È significativo anche il fatto che nel 71% dei casi i leader under 35 provengano dalla stessa provincia in cui l’ente opera. Il legame con il territorio di origine potrebbe essere frutto della scelta di radicarsi e investire sul proprio territorio; d’altra parte l’indicatore potrebbe anche essere segno del fatto che chi resta nel proprio territorio di origine trova negli ETS strumenti per portare avanti le proprie attività (anche economiche). Gli ETS guidati da giovani mostrano un marcato equilibrio di genere: nel 59,3% dei casi è presente almeno una donna come legale rappresentante, contro il 29,7% del totale degli enti. Mentre l’età mediana del Terzo settore italiano è di 17 anni, quasi tre ETS su quattro guidati da under 35 sono nati dopo il 2010, e il 46% addirittura dopo il 2020. Da un lato questo attivismo è un segnale positivo: Millennials e GenZ fondano organizzazioni nuove che – probabilmente – rispondono a bisogni emergenti con linguaggi e modelli di governance diversi. D’altra parte il fatto che i giovani entrino nel Terzo settore prevalentemente attraverso nuove iniziative invita a riflettere sul mancato ricambio generazionale all’interno delle organizzazioni già esistenti».

«Con l’iniziativa “GenP – Giovani che partecipano», spiega Giovanni Azzone, presidente Acri, «intendiamo valorizzare un percorso di rinnovamento già in atto nel Terzo settore, in cui il contributo delle nuove generazioni si affianca all’esperienza delle organizzazioni più mature. L’indagine mostra che, pur essendo ancora minoritaria, la presenza di leader under 35 porta con sé segnali significativi: modelli di governance più inclusivi, un maggiore equilibrio di genere e un forte radicamento nei territori. Gli oltre 400 progetti candidati alla prima edizione rappresentano un patrimonio di idee ed energie che testimonia un desiderio di partecipazione diffuso nel Paese. I tre progetti vincitori esprimono modalità diverse ma complementari di coinvolgere i giovani, promuovendo cultura, benessere e rigenerazione delle comunità. Con GenP vogliamo dare visibilità a queste esperienze e sostenere un dialogo intergenerazionale capace di rafforzare l’impatto del non profit italiano, al cui fianco da 35 anni operano le Fondazioni di origine bancaria, accompagnandolo in una relazione generativa a favore del bene comune».


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