Ambiente

La cucina italiana entra al Palazzo di Vetro per il Gala dell’Unca – Fiere e Eventi

– NEW YORK – All’indomani dell’inclusione nel Patrimonio Immateriale dell’Umanita’ dell’Unesco – e alla vigilia della designazione della Giornata Internazionale della Dieta Mediterranea – la cucina italiana di eccellenza e’ entrata alle Nazioni Unite. L’occasione e’ stato il gala annuale dell’Unca, l’associazione dei giornalisti accreditati all’Onu, che per la prima volta, per celebrare gli 80 anni dell’organizzazione mondiale per la pace, si e’ svolto nel cuore del Palazzo di Vetro.

    “Eighty Not Hate” e’ stato il gioco di assonanze con cui lo chef bolognese di Lucciola, uno dei ristoranti top di New York, Michele Casadei Massari, ha titolato la cena per 360 tra diplomatici e giornalisti, da lui pensata come servizio e non come spettacolo: “Qui si mangia mentre si parla di temi vitali”, dice lo chef all’ANSA spiegando che il menu a base di piatti “accessibili”, nel senso che tutti possono rifare a casa, “deve servire come una tela che permette una conversazione più alta”.

    Ed ecco dunque che, tra il Bread Basket of the World (pani di culture diverse da condividere al tavolo “per sentirsi a casa assieme”), al mochi al pistacchio che ha chiuso il gala creando un ponte tra Est e Ovest, si è parlato della ricerca della verita’ contro tutte le censure, del dramma di Gaza e della crisi del clima, temi cari a Javier Bardem, l’attore Academy Award per No Country for Old Men, premiato dall’Unca come come Global Citizen of the Year mentre l’onore del Global Advocate of the Year e’ andato a Massimo Bottura di Osteria Francescana, entrato nel 2020 nella famiglia Onu come ambasciatore del programma per l’ambiente Unep per l’impegno nella lotta agli sprechi e per l’inclusione sociale. E poi, dall’anno scorso, tra i difensori degli Sdgs, gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile che l’Onu si e’ prefisso di raggiungere entro 2030.

    A fare gli onori di casa la presidente dell’Unca Valeria Robecco e la presidente dell’Assemblea Generale Annalena Baerbock: “Senza stampa libera non c’e’ responsabilità e senza responsabilità non c’e’ giustizia”, ha detto Robecco rendendo omaggio ai giornalisti “che a rischio della vita cercano la verita’” nei luoghi più difficili del mondo.
   

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