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Rette del nido comunale di Isernia, Di Giacomo: “Facciamo chiarezza” | isNews

Umberto Di Giacomo

L’intervento dell’assessore ai Servizi per l’Infanzia a seguito della diffida da parte di Consumerismo no profit


ISERNIA. Rette del nido comunale di Isernia: non si è fatta attendere la replica dell’assessore ai Servizi per l’Infanzia Umberto Di Giacomo, che ha inteso fare chiarezza a seguito della diffida da parte Consumerismo no profit.

“Prima di entrare nel merito della questione – evidenzia Di Giacomo – appare doveroso premettere che è intenzione dell’Amministrazione comunale dotare la città di Isernia di servizi per l’infanzia di alto livello, come dimostrano la realizzazione di nuovi nidi e l’aumento delle risorse destinate alla gestione del servizio. Detto questo, la riflessione legata all’aumento delle tariffe è stata preventivamente condivisa con le famiglie dei piccoli che frequentano nido e sezione primavera, alle quali erano state spiegate le ragioni di questo aumento. In sede di riunione, gli stessi genitori erano stati rassicurati circa la possibilità di essere tutelati nel periodo in cui avrebbero dovuto anticipare le rette, in assenza del rimborso INPS, che avviene di norma verso marzo-aprile (retroattivamente). Il Comune, infatti, sarebbe stato pronto a dare il proprio contributo mediante il ricorso al cosiddetto prestito d’onore”.

Da qui l’approvazione della delibera di aumento in Consiglio comunale “anche – ricorda Di Giacomo – con il supporto di diversi esponenti della minoranza, ai quali va un ringraziamento per aver compreso l’importanza della decisione”.

A circa due mesi dall’incontro con i genitori, l’APS Consumerismo no profit, diffida il Comune a procedere su questa linea perché “i genitori non possono diventare una cassa di compensazione per esigenze di bilancio”.

“Un’affermazione – sottolinea l’assessore – che non trova corrispondenza con la realtà: come detto più volte, anche in Consiglio Comunale, le maggiori entrate sarebbero state interamente reinvestite nel servizio per renderlo migliore ed estendere le forme di supporto economico che il Comune, ad esempio con il ‘Bonus Nido Comunale’, già garantisce. Il Comune, quindi, non fa cassa sui cittadini. L’obiettivo dell’Amministrazione è primariamente quello di riuscire a garantire servizi per l’infanzia di qualità, a costi contenuti, al maggior numero di famiglie possibile.

Ogni osservazione, richiesta o proposta da parte dei genitori – molti potranno confermarlo – è sempre stata oggetto di confronto e di considerazione. In virtù di questo – evidenzia infine Di Giacomo – e alla luce di quanto emerso negli ultimi giorni, non abbiamo nessuna difficoltà a posticipare l’aumento delle tariffe, con il rammarico che le maggiori entrate, che in ogni caso non sarebbero ricadute sulle tasche degli utenti, avrebbero potuto consentire a tante altre famiglie di beneficiare di servizi per l’infanzia comunali più efficienti ed accessibili”.


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