Morto in canoa a 14 anni, rinviati a giudizio anche gli istruttori di Andrea Demattei

Genova. Sono stati rinviati a giudizio, i due istruttori di Andrea Demattei, lo studente di 14 anni deceduto nel gennaio del 2023 dopo un allenamento in canoa nel fiume Entella, a Chiavari. Il processo inizierà il prossimo 12 gennaio.
I due istruttori erano stati prosciolti dalla gip Carla Pastorini, ma il pm Francesco Cardona aveva fatto ricorso in appello. Questa mattina in aula, è stato ascoltato Vincenzo Minenna, il consulente tecnico della Procura che aveva redatto la relazione sulla responsabilità dei soccorritori Minenna ha ribadito come gli istruttori, non essendo soccorritori, avrebbero dovuto limitare al minimo i rischi per il gruppo di giovani atleti impegnati nell’allenamento sul fiume.
Già a processo per la morte del giovane ci sono 6 vigili del Fuoco, mentre a gennaio si saprà se saranno rinviati a giudizio i due medici del 118 intervenuti quel giorno. L’inizio del procedimento per i pompieri è fissato per il prossimo 11 dicembre, ma i giudici avrebbero voluto unire tutte le posizioni in un solo procedimento.
Andrea Demattei era morto per ipotermia dopo aver passato oltre un’ora nell’acqua gelida dell’Entella. Quando i soccorritori erano riusciti a disincastrarlo dalla canoa era ormai in condizioni molto critiche ed era morto in ospedale due giorni dopo.
I familiari del giovane sono assistiti dagli avvocati Rachel De Stefanis, Giuseppe Pugliese e Fabio Sommovigo; gli imputati sono difesi dagli avvocati Guido Mottola, Giorgio Zunino, Claudio Zadra, Roberta Barbanera, Nadia Solari e Silvia Morini.




