orti, percorsi educativi e natura rigenerata nella Marcigliana
Si chiude il primo anno di attività della società agricola Marina, parte del gruppo BGenera S.p.A., affidataria, tramite bando pubblico, della gestione di 46 ettari all’interno della Riserva naturale della Marcigliana.
Dopo mesi di pulizia, aratura e semina, un’area per lungo tempo abbandonata torna a vivere, con un occhio alla sostenibilità e alla tutela dell’ecosistema.
Oggi, però, la riserva non è solo produttiva: iniziano i lavori per riqualificare il laghetto, creare una futura area picnic, realizzare orti sociali e allestire percorsi didattici per scuole e famiglie.
Un progetto che mira a trasformare lo spazio in un punto di incontro per la collettività, unendo natura, educazione e socialità.
“L’Agro romano è una risorsa preziosa da curare e valorizzare”, commenta Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale. “Può contribuire a una produzione di cibo di qualità, grazie anche alle nuove tecnologie, e allo stesso tempo attivare percorsi formativi, educativi e di integrazione. Le aree agricole, per storia e vocazione, proteggono la biodiversità e, grazie alla sinergia tra amministrazione e aziende agricole, svolgono un ruolo strategico nello sviluppo territoriale, ambientale e sociale”.
Con questo primo anno di lavori, la Riserva della Marcigliana guarda al futuro: un’oasi verde rigenerata che promette di diventare cuore pulsante di educazione, socialità e sostenibilità nel panorama romano.
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