Emilia Romagna

Dentro il fantastico presepe di via Parisio, dove il tram è già in funzione


Nel presepe di via Parisio 50 spunta anche il tram, completo di cantieri, deviazioni e una Garisenda impalcata. Piera Cavazza, residente storica del quartiere Savena e autrice dell’opera, mescola tradizione e attualità trasformando il suo villaggio natalizio in una piccola mappa di Bologna versione 2025.

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Accanto al deserto palestinese, ai tuareg sotto la tenda e alla natività modellata dal padre stampista, Cavazza ha ricostruito Piazza Maggiore com’era prima degli anni ’60, quando la Piazzola occupava la zona del Nettuno. Bancarelle, tende, piccoli commercianti: tutto realizzato a mano. Non mancano la statua del Nettuno e le due torri in miniatura, con la Garisenda circondata da un cantiere che richiama fedelmente la situazione del monumento transennato da mesi.

La parte più politica, però, corre su rotaie. Dopo la rottura del trenino che da tre anni girava attorno al presepe, Cavazza ha deciso di “riqualificare la linea”, coprendo le vecchie traversine con farina per simulare i lavori e facendo costruire a un amico un tram artigianale. “Cosa c’è di più attuale del tram per i bolognesi? Ho battuto il sindaco, il mio va già” commenta sarcastica.

Il resto dell’allestimento resta fedele allo stile dell’autrice: metri di tessuto bianco riciclato per ricreare la neve e il cielo pallido, nuvole appese a mano e un fiume Giordano ridotto per far spazio alle nuove scenografie.

Casa Cavazza rimarrà aperta dal 29 novembre fino agli inizi di febbraio 2026, nelle fasce 11-13 e 16:30-18:30, per chiunque voglia vedere da vicino la sua Bologna in miniatura.

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