Piemonte

Da settembre 2026 i treni salgono fino a Ceres ma a gennaio altre chiusure per Caselle


Il treno torna nelle Valli di Lanzo: a settembre del prossimo anno riaprirà anche l’ultimo tratto della Torino-Ceres.

La linea da inizio 2024 permette di raggiungere l’aeroporto di Caselle dal centro città, ma in direzione nord è incompleta, negli ultimi 10 chilometri da Germagnano a salire per ora ci sono solo gli autobus.

A giugno però si concluderanno i lavori sulla linea, che sono valsi complessivamente 80 milioni di fondi Pnrr investiti da Regione e Rfi e tre mesi dopo ci sarà il via libera al servizio passeggeri, sebbene con l’inghippo del cambio treno all’altezza di Germagnano. «È una data certa, non una promessa: dopo anni in cui questo traguardo sembrava un miraggio, oggi possiamo confermare che l’intero collegamento sarà finalmente operativo» commenta l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi al termine della riunione svolta con Fs e con i sindaci per fare il punto sul crono-programma.

L’ultima fase dei lavori però richiederà ancora una volta la chiusura della linea e l’interruzione del collegamento per Caselle. I treni non circoleranno per una decina di giorni, dal 24 gennaio al 3 febbraio, fra Torino Rebaudengo e Germagnano e dal 4 al 22 febbraio fra la stazione dell’aeroporto e Germagnano. In più ci sarà lo stop completo per altri due weekend (dopo quelli fra settembre e novembre), il 10-11 gennaio e il 21-22 marzo. Lo scorso anno la ferrovia è stata chiusa per quasi tre mesi in estate, ma nel 2026, spiega la Regione “non è possibile organizzare le attività di cantiere in coincidenza con la minor affluenza di passeggeri” in quanto occorre “rispettare le scadenze del Pnrr fissate entro il mese di giugno”. “Chiediamo un ulteriore sforzo ai pendolari perché purtroppo i cantieri provocano qualche disagio. Tutto questo però servirà a rendere la Torino-Ceres più moderna, affidabile e veloce” aggiunge l’assessore Gabusi.

In ogni caso, come per altro era già trapelato, i passeggeri per raggiungere Ceres dovranno cambiare treno a Germagnano. I mezzi Rock usati in pianura perché capienti sono infatti troppo pesanti e ingombranti per l’ultimo tratto in salita e quindi sarà necessaria quella che i tecnici chiamano “rottura di carico”. All’occorrenza la Regione dovrebbe impiegare i più piccoli e agili Minuetto del vecchio servizio Gtt – 19 in tutto – abbandonati per anni e recuperati con uno stanziamento di 38 milioni. I primi torneranno sui binari proprio nel 2026.


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