«Più potere all’Esma»: Bruxelles stringe sul mercato unico europeo
BRUXELLES – A dieci anni di distanza dalla rivoluzione che consentì il trasferimento della sorveglianza bancaria alla Banca centrale europea, Bruxelles ha presentato oggi, giovedì 4 dicembre, un ambizioso pacchetto legislativo che deve servire a ridurre le perduranti divergenze nazionali nel grande mondo della finanza, rafforzando tra le altre cose il potere dell’ESMA, l’autorità europea di vigilanza dei mercati finanziari che ha sede a Parigi.
«Per troppo tempo l’Europa ha tollerato livelli di frammentazione che frenano la nostra economia – ha detto la commissaria agli affari finanziari Maria Luís Alburquerque -. Creando un vero mercato finanziario unico, offriremo ai cittadini migliori opportunità di accrescere il loro patrimonio e sbloccheremo finanziamenti più consistenti a favore delle priorità europee. L’integrazione dei mercati non è un esercizio tecnico, ma un imperativo politico per la prosperità e la rilevanza globale dell’Europa».
Contro le barriere nazionali
La Commissione europea propone di emendare non meno di sette testi legislativi. Come detto, l’obiettivo è di ridurre le barriere nazionali, e consentire alla finanza di diventare anch’essa un pilastro del mercato unico. C’è ormai la consapevolezza che le molte divergenze nazionali contribuiscano alla prudenza finanziaria delle famiglie e delle imprese. Si calcola che gli europei abbiano sui conti di risparmio circa 10 mila miliardi di euro, denaro che potrebbe essere investito in modo più produttivo.
«Una maggiore armonizzazione delle norme in materia di autorizzazione, di funzionamento e di vigilanza garantirà alle imprese chiarezza giuridica e prevedibilità, consentendo loro di allocare le risorse in modo più efficiente, ampliare le proprie attività e competere in modo più efficace sia all’interno dell’Unione europea che a livello globale», si legge nella documentazione pubblicata oggi a Bruxelles. Secondo l’esecutivo comunitario il pacchetto legislativo contribuirà a una semplificazione regolamentare.
La Vigilanza
Sul fronte politicamente delicato della vigilanza, la Commissione europea propone di semplificare i processi di vigilanza «ampliando la supervisione diretta dell’ESMA su alcune entità transfrontaliere significative nel settore del trading e del post-trading, rafforzando gli strumenti di convergenza della vigilanza e migliorando il coordinamento tra le autorità nazionali». Attualmente l’ESMA è solo uno snodo che permette una mera collaborazione tra i paesi membri.
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