Milano-Cortina 2026, hockey alla Fiera di Rho aspettando Santa Giulia…

La volata finale: mancano solo 65 giorni all’inaugurazione dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026, inaugurazione che si terrà il 6 febbraio alle 20 allo stadio di San Siro. La Milano Rho Ice Hockey Arena aprirà intanto le porte all’hockey su ghiaccio, una delle discipline più attese. Si terrà infatti dall’8 al 14 dicembre il campionato mondiale under 20 di prima divisione gruppo B della International Ice Hockey Federation (IIHF). Italia, Ungheria, Giappone, Estonia, Polonia e Lituania si sfideranno sul ghiaccio: la prima squadra classificata sarà promossa in prima divisione gruppo A mentre l’ultima sarà retrocessa in seconda divisione gruppo A. La Fiera di Rho, oltre al pattinaggio, ospiterà anche l’hockey olimpico: la prima partita è Svezia-Germania di qualificazione femminile il 5 febbraio alle 12,10, il giorno che precede l’inaugurazione. Lo stesso giorno, alle 14,40, è previsto il debutto, sempre con le qualificazioni femminili, dell’Arena di Santa Giulia a Milano con la sfida fra Italia e Francia. Santa Giulia ospiterà le partite più importanti dell’hockey, comprese le finali, dei tornei maschili e femminili.
Ma per ora i test si terranno (solo) alla Fiera di Rho, perché l’Arena di Milano non è ancora pronta. E’ un cantiere, attivissimo ma pur sempre un cantiere. Questo ha provocato qualche malumore soprattutto negli Stati Uniti con critiche da parte di Espn, Nbc e New York Post. L’Arena sarà consegnata solo a dicembre e sarà inaugura a gennaio: dal 9 all’11 la Milano Santa Giulia Ice Hockey Arena ospiterà la final four del campionato Ihl di serie A e della Coppa Italia 2025-26. Gennaio è tardi per gli americani, che avrebbero voluto provare l’impianto prima: i grandi campioni dell’hockey della Nhl tornano infatti ai Giochi dopo 14 anni (prima li snobbavano) e fermeranno apposta il campionato per poter gareggiare in Italia. Ma l’Arena, 16.000 posti, sarà pronta solo a gennaio, non prima. Non esiste comunque un Piano B: lo ha assicurato alla Ap Andrea Francisi, chief games operation officer della Fondazione olimpica. Strano: il pattinaggio è stato dirottato alla Fiera di Rho perchè costava troppo costruire un impianto al coperto a Baselga di Pinè.
Inoltre per la pista di Cortina era previsto un piano B proprio dalla stessa Fondazione: se l’impianto, destinato a bob, skeleton e slittino, non fosse stato pronto per i Giochi le gare si sarebbero tenute a Lake Placid, Stato di New York, con premiazione a Times Square. Ma per fortuna la pista cortinese è stata completata a tempo record dalla Ditta Pizzarotti di Parma e dalla Simico, ed è supercollaudata. Tempi lunghissimi invece per l’Arena di Santa Giulia fra Covid, ritardi iniziali e costi alle stelle per l’energia e il materiale da costruzione. Alla fine, tutto sarà pronto all’italiana, in zona Cesarini: l’impianto è privato, il sindaco di Milano Sala si è appellato al governo che ha messo non pochi soldi. In un primo tempo era previsto che costasse intorno ai 170 milioni, alle fine ne serviranno forse 350, quasi come uno stadio. Dopo i Giochi, l’impianto sarà utilizzato per concerti ed eventi, anche sportivi. Avrà anche i parcheggi che per le Olimpiadi però non potranno essere utilizzati per motivi di sicurezza.
Intanto sono in vendita altri biglietti e sono in programma in questi giorni numerose competizioni di qualificazione olimpica: sci alpino in Usa, combinata nordica in Norvegia, pattinaggio di figura in Giappone, biathlon in Austria e sci alpinismo in Usa.
Source link




