Occhiuto, Ferro, Baldino e Tridico: nuove leadership avanzano a Roma
Rievocare (e scomodare) giganti del calibro di Giacomo Mancini e Riccardo Misasi potrebbe apparire fuori luogo oltre che anacronistico. Altri tempi e, soprattutto, altra statura e risultati indelebili per la Calabria quelli ottenuti dai protagonisti citati. Dunque, è pleonastico avanzare paragoni con epopee non replicabili. E tuttavia i segnali che arrivano da Roma fanno intendere che potremmo essere ai prodromi di un inedito protagonismo della politica calabrese sulla scena nazionale.
Si parte da Forza Italia dove l’attuale governatore Roberto Occhiuto non fa più mistero di ritenere “stretto” il ruolo di vicesegretario nazionale del partito. Forte della buone relazioni intessute con Marina Berlusconi, il presidente riconfermato della Regione si candida a guidare l’ala liberal del partito, o comunque quella che non può essere annoverata vicinissima all’attuale segretario Antonio Tajani. Immaginare cosa succederà all’interno degli azzurri è difficile in questo momento, ma da qui alle Politiche gli equilibri fin qui conosciuti potrebbero scomporsi e ricomporsi sotto altra forma.
Un ruolo di primo piano, ma in Fratelli d’Italia, lo riveste anche Wanda Ferro, sottosegretaria all’Interno e incaricata di seguire alcuni delicati dossier che riguardano da vicino gli Enti locali.
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