Toscana

La piccola fiammiferaia rivive














La piccola fiammiferaia brilla ancora, Emma Carroll, illustrazioni di Laurent Child, Giralangolo

“C’era una volta una storia, che ebbe inizio una sera innevata di capodanno. Si intitolava La piccola fiammiferaia e fu venduta, splendidamente rilegata in copertina rigida color castagna, nelle librerie di tutto il paese. Si trattava di una storia talmente dolce e triste che I lettori finivano sempre a singhiozzare nei fazzoletti e presto divenne famosa in tutto il mondo, facendo dell’autore un uomo ricchissimo. Questi, secondo me, in vita sua non aveva mai incontrato una vera fiammiferaia, altrimenti avrebbe saputo che non eravamo tutte graziose creature dai riccioli biondi e dalle gelide manine, e che molti di noi erano alquanto stufe di soffrire la fame. Non ci interessava la compassione della gente; volevamo avere la possibilità di costruirci una vita dignitosa e di essere noi, un giorno, a raccontare la nostra storia. L’autore in questione non si era documentato. Quanto meno, non adeguatamente. Se si fosse preso la briga di parlare con qualcuna di noi, avrebbe scoperto che anche le piccole fiammiferaie hanno un nome e un cognome”.
La piccola fiammiferaia di questa storia si chiama Bridie Sweeney, ha 13 anni e vive nella Londra vittoriana di fine ‘800, dimora dei più ricchi fra i ricchi e dei più poveri fra i poveri. La ragazza vive con il fratellino e la mamma, il papà marinaio è partito e mai più tornato.
La sua vita è fatta di fame, freddo e di fiammiferi da vendere per strada. I fiammiferi della fabbrica Lucifer dove lavora la mamma che, come molte altre operaie è malata perché avvelenata dal fosforo.
Bridie è brava a vendere, conosce gli angoli più remoti della città e sa come comportarsi con i clienti. L’ultimo dell’anno, però, tutto va storto: senza soldi e senza scarpe, con in mano tre ultimi fiammiferi rimasti asciutti, la ragazza decide di accenderne uno sperando in un miracolo e… qualcosa di incredibile accade! Tre magiche apparizioni si susseguono e le mostrano una vita migliore, per la quale vale la pena lottare.
Inizia così la personale rivolta di Bridie decisa a cambiare la sua condizione e quella delle altre lavoratrici della fabbrica che iniziano uno sciopero. Bridie scopre che non sono solo i fiammiferi a essere magici, ma che anche le persone, quando uniscono le loro forze per raggiungere uno stesso obiettivo, possono dar vita a qualcosa di magico e meraviglioso.

Ci piace molto questa riscrittura della fiaba de La piccola fiammiferaia in cui si sentono anche gli echi di “Canto di Natale” di Dickens e in cui si parla di temi importanti come lo sfruttamento del lavoro, minorile e non solo. Ma a differenza della storia originaria Emma Carroll ha messo in campo un finale speranzoso in cui l’unione fa la forza e che ci ricorda l’importanza di lottare per i diritti di tutte e tutti.
Il libro è impreziosito dalle illustrazioni della bravissima Lauren Child e da una nota finale in cui le autrici raccontano come hanno lavorato per il libro.

Un romanzo per adolescenti che guarda al passato, ma che è calato perfettamente nel nostro presente in cui il tema delle condizioni di lavoro delle persone è sempre più spesso sotto i riflettori della cronaca.






















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