Massacrata sul letto di casa, il marito in fuga: omicidio a Monte Roberto, Sadjide era già stata aggredita con un’ascia ma aveva ritirato la denuncia. Il figlio: «Me l’aspettavo»
MONTE ROBERTO Riversa sul letto con il cranio fracassato e il volto sfigurato da una brutale aggressione. È stata trovata così, Sadjide Muslija, 49enne (ne avrebbe compiuti 50 il 12 dicembre) di origine macedone, uccisa nella sua abitazione, in via Garibaldi, a Pianello Vallesina, frazione di Monte Roberto. È stata massacrata di botte e colpita con un oggetto contundente, forse un bastone o una mazza. L’arma non è stata trovata. Una raffica di colpi fino a toglierle l’ultimo respiro. La mano assassina potrebbe essere quella del marito, Nazif Muslija, anche lui macedone, 50enne, operaio che proprio da ieri mattina è irreperibile. Si sarebbe allontanato a bordo di una Smart.

Le ricerche e la rabbia del figlio
Lo stanno cercando ovunque i carabinieri. È lui, al momento, il principale sospettato del femminicidio di Sadjide.
Un rapporto burrascoso il loro, due anni di maltrattamenti e violenze subìte dalla donna, diverse le denunce e anche un arresto per l’uomo, lo scorso aprile, dopo che l’aveva minacciata di morte con un’ascia. La coppia ha un figlio 30enne, residente in Svizzera che proprio lo scorso anno aveva ospitato la madre quando il padre, in preda alla collera e a una gelosia cieca, aveva sfondato con un’accetta la porta della camera da letto urlando che l’avrebbe ammazzata. Oggi il suo dolore è incontenibile, misto a disperazione e rabbia. «Me l’aspettavo» ha detto tra le lacrime a chi lo ha informato dell’omicidio.

I carabinieri stanno ricostruendo la sequenza dell’orrore fino all’uccisione della donna. L’allarme è scattato intorno alle 12. Non si sono presentati al lavoro – lei in una sartoria della zona e lui alla ditta Flessya di Monte Roberto – e i rispettivi datori di lavoro, conoscendo la puntualità di entrambi ma anche la situazione estremamente difficile della coppia, si sono subito allarmati. Come se un presentimento di morte avvolgesse la loro vita. Quando i due titolari si sono presentati a casa della coppia, in via Garibaldi, c’erano già i carabinieri. La chiave sulla toppa e la porta d’ingresso aperta. Nella camera da letto, la donna priva di vita. In via Garibaldi sono intervenuti gli esperti del reparto scientifico dei carabinieri, il Nucleo Investigativo, il pm Rosario Lioniello e il medico legale. Non è chiara l’ora del decesso, sarà l’autopsia a svelarlo. Qualcuno ha visto la donna gettare la spazzatura attorno alle 9. L’autopsia dovrà chiarire anche con cosa Sadjide è stata colpita: un oggetto trovato in casa o un arnese portato dall’esterno e poi fatto sparire. Le ricerche di Nazif si sono protratte per tutta la serata, senza esito. Le indagini proseguono senza escludere alcuna ipotesi, ma i precedenti maltrattamenti e il fatto che l’uomo sia irreperibile, sembrano indicare una direzione precisa. Lo scorso anno, il 50enne era stato più volte denunciato dalla moglie, ad aprile lui aveva sfondato la porta della camera a colpi d’ascia, urlando «questa sera ti ammazzo». Sospettava che avesse un amante e mentre lei era riuscita a mettersi in salvo dai vicini, lui aveva raggiunto quella che pensava essere la casa del presunto amante e aveva sfondato anche la sua porta di casa, salvo scoprire che in quella abitazione non c’era nessuno. A luglio l’uomo ha patteggiato un anno e 10 mesi, uscendo così dal carcere dopo tre mesi. La moglie aveva deciso di ritirare la querela, perdonarlo e stoppare l’avvio della causa di separazione. La sospensione della pena è stata subordinata a un percorso di recupero per uomini violenti, mai avviato. «Non lo ha mai frequentato – spiega l’avvocato Antonio Gagliardi, difensore del 50enne – per i tempi di attesa dell’inserimento nei percorsi di recupero. Così gli ho imposto di andare da uno psichiatra». Due sedute, due soltanto. Ha rigato così dritto da illudere la moglie del suo cambiamento.
Il caso su Chi l’ha Visto?
Ieri sera, la trasmissione Chi l’ha Visto? su Rai Tre ha dedicato uno sprazzo di puntata al femminicidio di Monte Roberto, per cui è ricercato il marito della vittima, il 50enne macedone Nazif Muslija, già arrestato per maltrattamenti lo scorso aprile. La trasmissione condotta da Federica Sciarelli ha pubblicato la foto dell’uomo, di cui si sono perse le tracce ieri mattina. Anche al telefono risulta essere non raggiungibile.




