Bce, non chiara finalità della norma su oro di Bankitalia
«Non è chiaro alla Bce quale sia la concreta finalità della proposta di disposizione. Per questo motivo, e in assenza di spiegazioni in merito alla finalità della proposta di disposizione, le Autorità italiane sono invitate a riconsiderare la proposta di disposizione, anche al fine di preservare l’esercizio indipendente dei compiti fondamentali connessi al Sebc della Banca d’Italia ai sensi del Trattato».
È quanto afferma la Bce in un parere inviato al Mef nella serata di ieri, 2 dicembre, sull’emendamento alla manovra presentato da FdI sulle riserve auree di Bankitalia. Il parere, anticipato dal Corriere della Sera, è pubblicato sul sito della Banca centrale europea.
Riformulato l’emendamento Fdi
L’emendamento di Fratelli d’Italia alla manovra, primo firmatario il capogruppo Lucio Malan, sull’oro di Bankitalia è stato riformulato nei giorni scorsi in senso interpretativo. La norma nel nuovo testo stabilisce che la disposizione sulla gestione delle riserve ufficiali contenuta nel testo unico delle norme di legge in materia valutaria “si interpreta nel senso che le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d’Italia appartengono al Popolo Italiano”.
La versione precedente
La versione precedente stabiliva che “le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d’Italia appartengono allo Stato, in nome del Popolo Italiano”. Il nuovo testo dell’emendamento, ha riferito ieri lo stesso Malan, è attualmente oggetto di istruttoria da parte della Banca Cenrale Europea.
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