Sanità, Roberti: “Fuori politica e sindacati. Al centro chi lavora davvero” | isNews
L’intervento del governatore in Aula nel corso della seduta del Consiglio regionale
CAMPOBASSO. “Fuori la politica dagli ospedali, e fuori anche la sindacalizzazione spinta. La sanità regionale va riformata mettendo al centro chi lavora davvero, senza imboscarsi né farsi sostituire. Dobbiamo restituire dignità a medici, professionisti, infermieri, Oss, portantini e a tutti coloro che svolgono questa missione con passione e amore”.
Parole nette quelle pronunciate dal presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, intervenuto questa mattina in Consiglio regionale durante la discussione di una mozione sulla sanità presentata da esponenti della minoranza di centrosinistra.
La seduta, presieduta dal presidente Quintino Pallante, ha visto l’esame di diversi punti all’ordine del giorno. A maggioranza – con tre astensioni – l’Aula ha approvato tre proposte di legge per il riconoscimento di debiti fuori bilancio legati al pagamento di indennizzi ad avvocati del libero foro per attività svolte in procedimenti giudiziari a tutela degli interessi civili della Regione.
Le iniziative, illustrate dal presidente della Prima Commissione Roberto Di Pardo, sono state accompagnate dagli interventi di Greco, Pallante, Romano e dell’assessore Cefaratti. Nel corso della seduta è stata inoltre inserita e discussa immediatamente, su proposta dello stesso presidente Pallante, una mozione condivisa da maggioranza e minoranza e dedicata alla situazione dei lavoratori 3G S.p.A. coinvolti nel cambio d’appalto dei servizi di Back-Office e Quality di Enel Energia. Il lotto che interessa il Molise riguarda 156 lavoratori della sede di Campobasso, che dal luglio 2025 – data di aggiudicazione all’ATI Accenture Outsourcing e Datacontact – attendono ancora risposte certe sul proprio futuro.
La mozione, approvata all’unanimità, impegna il Presidente della Giunta a sollecitare l’apertura di un tavolo nazionale presso il Ministero del Lavoro e il Mimit, a chiedere garanzie sul riassorbimento totale del personale e sulla continuità delle sedi di lavoro, a tutelare competenze e livelli occupazionali evitando ogni rischio di delocalizzazione, e a informare tempestivamente il Consiglio sugli sviluppi. Nel finale di seduta sono state discusse anche altre mozioni: alcune non hanno raggiunto il quorum necessario, altre sono state rinviate o ritirate.
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