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Al Bellevue Syrene dove il Natale è una festa di decorazioni luccicanti

«L’arte è una delle passioni di mia madre Elsa», racconta Amelia Attanasio, brand manager dell’hotel Bellevue Syrene di Sorrento, e quinta generazione di albergatori. «Quando si innamora di qualche artista lo invita a esporre in albergo, e a volte ne compriamo le opere». La collezione di proprietà è davvero vasta: lampadari di Fiorentino, foto di Maurizio Galimberti, sedie di Gaetano Pesce, specchi, tavoli intarsiati, mobili etnici che nonno Giovanni Russo comprava in giro per il mondo. Tutto inventariato. «Mia madre sostiene che bisogna usare le cose, anche se sono preziose». Mamma Elsa cambia la disposizione dei mobili, compra nuovi oggetti, rifodera poltrone e sofà. Così ogni volta che si torna al Bellevue Syrene, c’è sempre qualcosa di diverso e per Natale è una festa di decorazioni luccicanti.

Arte in primo piano

La famiglia Russo Attanasio ha sempre avuto una particolare propensione per l’arte, e il Bellevue Syrene, con i suoi ampi spazi, è una galleria perfetta. Lo scorso novembre hanno iniziato una collaborazione con il Museo Correale di Sorrento. E come primo impegno, che durerà qualche mese, ospitano il restauro della Scena di Caccia del pittore fiammingo David de Koninck. E gli ospiti possono assistere al lavoro sull’opera.

A vedere tutti quegli oggetti, alcuni rari e di valore, viene il dubbio che possano sparire. Invece no. Nessuno ha mai toccato nulla, forse perché si percepisce che appartengono a quelle sale in modo intrinseco, naturale. E la luce del giorno gira nella lounge come un faro, valorizzando a turno un intarsio, un quadro, un soprammobile. Che meraviglia quel fascio luminoso che arriva direttamente dal cielo terso di Sorrento!

In famiglia vige una regola imprescindibile dell’ospitalità: tutti devono sentirsi a casa. E come in una casa c’è lo stile della padrona, ci sono i ricordi, e c’è sempre qualcosa da stuzzicare su una tavola imbandita nella lounge dai divani rosa e azzurri. La mattina dolci e caffè; più tardi pizzette, pomodorini, vino rosso. E di nuovo ti chiedi se qualcuno approfitta di quell’angolo delizioso. «Ma no, non succede», dice smagliante Amelia, scuotendo i lunghi capelli biondi. «È un piccolo buffet per ingannare il tempo. Magari il marito è già pronto e la moglie ancora in camera…invece di innervosirsi, chi aspetta mangia uno dei nostri pomodorini dolcissimi e si scorda l’orologio».

Oltre 200 anni di storia

Lo scorso novembre, il Bellevue Syrene ha festeggiato i 205 anni di attività. Viene spontaneo chiedersi perché proprio i 205 anni? Semplice: nel 2020, quando ha compiuto due secoli tondi, c’era il Covid e non era tempo di party sfavillanti. Hanno aspettato il momento giusto per il gran galà che si meritava, con fiumi di champagne e fuochi d’artificio. Così il 2025 resterà memorabile nella storia di questo cinque stelle longevo e sempre smagliante. Anche perché è l’anno in cui la famiglia ha inaugurato un altro cinque stelle: il Vetera di Matera, anch’esso affiliato a Relais & Chateâux come il Bellevue, che dà il nome al neonato gruppo alberghiero italiano.


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