Contromano in auto investe due ciclisti sulla Pievaiola: uno è morto. Patteggia un anno di carcere per omicidio stradale
di Enzo Beretta
Patteggia la pena di un anno di reclusione l’automobilista sardo di 59 anni che il 17 dicembre 2024 ha travolto e ucciso su una via parallela alla strada Pievaiola, vicino al carcere di Perugia, un ciclista di 78 anni, ferendo gravemente l’amico 60enne insieme al quale quella mattina era uscito per una passeggiata in bicicletta. L’accordo sull’entita della pena patteggiata tra l’avvocato Stefano Tentori Montalto, difensore dell’automobilista, e il pubblico ministero Gennaro Iannarone, titolare del fascicolo d’inchiesta, è stato ratificato stamani dal giudice per l’udienza preliminare Natalia Giubilei.
Gli atti giudiziari Secondo quanto si legge nell’avviso di conclusione delle indagini l’automobilista, accusato del reato di omicidio stradale, «percorrendo con la sua Fiat Panda la strada parallela al tracciato principale della Sr 200 Pievaiola con direzione Tavernelle-Perugia, per colpa generica consistente in imprudenza, negligenza e imperizia, ha invaso l’opposta corsia di marcia e, procedendo contromano, ha dapprima impattato la bicicletta Scott guidata da Pietro Ortolani, sbalzandolo al di fuori della carreggiata, quindi la mountain-bike Atala» guidata dall’amico, «che viaggiavano sulla loro corsia di pertinenza». «A seguito dell’impatto – prosegue il magistrato inquirente – Ortolani riportava gravissime lesioni vertebrali, toraciche, addominali e plurifratturative alle quali seguiva insufficienza cardiorespiratoria acuta che ne provocava la morte». L’altro, invece, in seguito allo scontro «ha riportato frattura antero-inferiore al calcagno sinistro, distacco parcellare del cuneiforme e frattura composta della falange ungueale del raggio sinistro» che «determinavano una malattia ed una incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un periodo superiore a 40 giorni».
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