Marche

a rischio 250 dipendenti, di cui 50 ad Ancona


ANCONA – Una nuova era all’orizzonte per Angelini? Probabile. Se lo chiedono in tanti, a partire dai dipendenti della sede di Ancona che iniziano ad avere dei dubbi sul proprio futuro lavorativo. Sono 250 gli esuberi previsti in tutta Italia nel piano che domani sarà al centro di un tavolo ad hoc tra l’azienda leader nel settore farmaceutico e i sindacati. E di questi 250, 50-60 riguardano la sede dorica. 

Lo scenario

In tanti intravedono l’arrivo di un fondo di investimenti. Un piano specifico che muove da un dato tutt’altro che irrilevante: Angelini Finanziaria, controllata da Francesco Angelini e dalla figlia Thea Paola, punta dritta a un percorso di riorganizzazione. A molti addetti ai lavori non è passata inosservata nemmeno la nascita, avvenuta in estate, di Angelini Partecipazioni, una nuova realtà che si colloca a metà tra due livelli strategici come Angelini Finanziaria e Angelini Holding che rappresenta l’apice della piramide industriale. Nel portafoglio del gruppo, un ampio ventaglio di realtà: Angelini Pharma per l’area salute e Angelini Technologies per quanto riguarda l’automazione industriale. Due società che fanno la fortuna di Angelini in quanto sono loro a generare l’80% degli oltre 1,6 miliardi di ricavi. Una cifra pari a 1,2 miliardi. Nella ridefinizione del colosso farmaceutico che dalle Marche ha poi conquistato la ribalta mondiale c’è anche molto altro, a partire da una nuova composizione societaria in Angelini Industries. Sembra ormai tutto pronto per l’ingresso di un nuovo socio con in mano una quota di capitale superiore al 25%. Una precisa volontà di aprire la strada a una nuova fase di crescita a livello internazionale con un’operazione di merge and acquisition.

Presenza in 21 Paesi

Presenza in 21 Paesi e 5.800 dipendenti: ne ha fatta di strada la realtà fondata nel 1919 ad Ancona dal precursore Francesco Angelini. Da un Francesco a un altro, passando anche per la diversificazione del business. Se dici Angelini, non pensi solo a Tachipirina e Tantum Verde, ma anche a Wines & Estates: sei cantine – tra cui Fazi Battaglia, a Castelplanio – di grande valore per 1700 ettari di terreni e quattro milioni di bottiglie l’anno. Il nuovo piano corporate a livello strategico prevede l’ingresso del nuovo socio nel capitale al massimo livello, ovvero di Angelini Holding, oppure nel livello sottostante, più operativo, legato ad Angelini Pharma o Angelini Technologies. E non è certo un caso che queste tre realtà abbiano apportato un’importante modifica ai rispettivi statuti societari per scongiurare il rischio di frammentazione del capitale nel caso in cui il futuro socio decida più avanti di salutare. Ed ecco che all’orizzonte si intravede l’arrivo di un fondo.




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »