Puglia

Non le danno lavoro perché disabile, il Garante: “Non discriminare”

“Il lavoro non è solo un diritto, ma uno strumento di dignità e riscatto. Garantire pari opportunità alle persone con disabilità rappresenta non solo un obbligo normativo, ma una responsabilità culturale e sociale imprescindibile. Le segnalazioni ricevute indicano che nonostante le normative vigenti, persistono ostacoli e discriminazioni che impediscono alle persone con disabilità di entrare nel mercato del lavoro”.

Lo dichiara in una nota il Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, Antonio Giampietro, in seguito al caso di una laureata barese che non riesce a trovare lavoro, vicenda sollevata da Telebari. “Troppo spesso la disabilità viene percepita come un limite invalicabile, senza considerare – aggiunge – che ogni persona è una risorsa se valorizzata in base alle sue competenze. Inoltre, segnalo che qualche giorno fa una ragazza barese laureata ha visto respinta la propria candidatura con l’assurda motivazione che ‘se la disabilità supera il 75% non può essere assunta’. Una giustificazione priva di fondamento giuridico, che evidenzia come la percentuale di invalidità venga ancora usata come filtro per negare opportunità, cancellando competenze, formazione e motivazione”.

“In molti casi, alcune aziende preferiscono pagare penali piuttosto che valorizzare persone capaci, dimostrando quanto siano radicati paura e pregiudizio nel mondo del lavoro. Pertanto, chiedo agli organi di controllo di vigilare con più attenzione e attuare una politica più dura nei confronti di chi viola le norme vigenti e nel contempo alle aziende, agli imprenditori e tutti coloro – conclude Giampietro – che hanno una responsabilità anche pubblica in questo campo di essere rapidi, e risoluti”.




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