La classifica dei 20 singoli più sottovalutati del britpop secondo il magazine Radio X

Il britpop è tornato sotto i riflettori grazie al successo del reunion tour degli Oasis, che ha seguito di qualche mese l’acclamato ritorno dei Blur, e anche grazie a due dischi tra i più apprezzati dell’anno come “More” dei Pulp e “Antidepressants” dei Suede. Il sound della Cool Britannia degli anni 90, insomma, sembra non voler tramontare mai. La rivista online Radio X ne ha approfittato per andare a ripescare quelli che considera “i 20 singoli più sottovalutati del britpop”. “In un immaginario dominato da ‘Live Forever’, ‘Parklife‘ e ‘Disco 2000‘ – scrive Radio X nell’introduzione – il britpop tende spesso a essere ridotto ai suoi inni più riconoscibili. Ma la scena degli anni Novanta, variegata e meno monolitica di quanto si ricordi, ha prodotto anche una serie di singoli che oggi risultano sottovalutati a dispetto del loro valore. Accanto ai nomi che hanno definito l’epoca – da Oasis a Pulp, dai Blur ai Manic Street Preachers – c’erano band che hanno attraversato la stagione con approcci diversi, portandosi dietro un’eredità indie oppure restando ai margini del grande racconto mediatico. Questi venti brani mostrano quanto quella stagione fosse più ampia delle sue hit più celebrate”.

Ecco, allora, la classifica di Radio X dei “venti singoli britpop più sottovalutati” (qui il servizio completo). Su OndaRock abbiamo pubblicato invece la nostra classifica dei migliori album britpop di sempre.

1. Manic Street Preachers – “Kevin Carter”
2. Pulp – “Babies”
3. Blur – “Chemical World”
4. Longpigs – “She Said”
5. Shed Seven – “Getting Better”
6. The Auteurs – “Showgirl”
7. Suede – “Metal Mickey”
8. Supergrass – “Lenny”
9. Cast – “Walkaway”
10. Radiohead – “The Bends”
11. Sleeper – “What Do I Do Now?”
12. Echobelly – “Great Things”
13. Ocean Colour Scene – “The Circle”
14. Gene – “Olympian”
15. The Charlatans – “Just When You’re Thinking Things Over”
16. Dodgy – “In A Room”
17. Super Furry Animals – “God! Show Me Magic”
18. Elastica – “Stutter”
19. Space – “Neighbourhood”
20. Lush – “Single Girl”

Anche la rivista statunitense Pitchfork è tornata sul tema, rilanciando la sua classifica dei 50 migliori dischi britpop, con queste parole: “Britpop? È solo una parola che suona male – ci ha detto una volta Jarvis Cocker dei Pulp – Non mi piace l’idea nazionalistica; non era una musica che sventolava bandiere. È stato davvero di cattivo gusto quando è stata chiamata così perché era come se qualcuno cercasse di appropriarsi di una specie di cultura alternativa, attaccarci sopra una bandiera britannica e prendersene il merito”. Ma – sottolinea ancora Pitchfork – “il britpop, con qualsiasi altro nome, sarebbe comunque stato un fenomeno in grado di offrire una nuova, emozionante colonna sonora per la gioventù britannica”. Band come Suede, Blur, Oasis, Elastica e Pulp – aggiunge ancora il magazine – “hanno catturato il fascino e le eccentricità del loro paese, eliminando anche le loro frustrazioni per classe e comunità, il tutto condito con un glamour provocatorio e ironico”.
Ecco i 50 migliori album britpop secondo Pitchfork (qui il servizio completo).

50. Denim – Back in Denim (1992)
49. James – Laid (1993)
48. Echobelly – Everyone’s Got One (1994)
47. Placebo – Without You I’m Nothing (1998)
46. The Divine Comedy: Casanova (1996)
45. Mansun – Attack of the Grey Lantern (1997)
44. Edwyn Collins – Gorgeous George (1994)
43. Catatonia – International Velvet (1998)
42. Ocean Colour Scene – Moseley Shoals (1996)
41. Space – Spiders (1996)
40. The Boo Radleys – Giant Steps (1993)
39. Super Furry Animals – Radiator (1997)
38. McAlmont & Butler – The Sound of… McAlmont & Butler (1995)
37. Sleeper – The It Girl (1996)
36. Teenage Fanclub – Grand Prix (1995)
35. Black Grape – It’s Great When You’re Straight…Yeah (1995)
34. Ash – 1977 (1996)
33. Black Box Recorder – England Made Me (1998)
32. Manic Street Preachers – Everything Must Go (1996)
31. Saint Etienne – Foxbase Alpha (1991)
30. Suede – Sci-Fi Lullabies (1997)
29. The Charlatans – Tellin’ Stories (1997)
28. Morrissey – Vauxhall and I (1994)
27. Super Furry Animals – Fuzzy Logic (1996)
26. The Verve – A Northern Soul (1995)
25. Hefner – Breaking God’s Heart (1998)
24. Supergrass – In It for the Money (1997)
23. Kenickie – At the Club (1997)
22. Saint Etienne – So Tough (1993)
21. Gene – Olympian (1995)
20. The Auteurs – New Wave (1993)
19. Lush – Lovelife (1996)
18. Blur – Modern Life Is Rubbish (1993)
17. Shampoo – We Are Shampoo (1994)
16. Morrissey – Your Arsenal (1992)
15. Cornershop – When I Was Born for the 7th Time (1997)
14. The La’s – The La’s (1990)
13. Suede – Suede (1993)
12. Supergrass – I Should Coco (1995)
11. Pulp – His ‘N’ Hers (1994)
10. The Verve – Urban Hymns (1997)
9. Oasis – Definitely Maybe (1994)
8. Blur – Blur (1997)
7. Pulp – This Is Hardcore (1998)
6. Elastica – Elastica (1995)
5. Suede – Dog Man Star (1994)
4. Oasis – (What’s the Story) Morning Glory? (1995)
3. Radiohead – The Bends (1995)
2. Blur – Parklife (1994)
1. Pulp – Different Class (1995)