Cultura

Rosita Brucoli – Siamo Stati Guai

Il secondo album di Rosita Brucoli,  che ha collaborato con Niccolò Fabi e aperto i concerti di Willie Peyote, Colapesce, Carmen Consoli e Negramaro è una raccolta di canzoni catartiche e ambiziose. Crudo, gentile e sincero vorrebbe che fosse definito e sono aggettivi calzanti e adeguati a descrivere il disco prodotto da lei, Ramiro Levy e Alessandro Di Sciullo.

Credit: Press

Nuove storie di perdita e rinascita dopo l’esordio “Camminare e Correre” sempre sospese tra passato e presente, ricordi e suggestioni, pop e indie pop, sintetizzatori e tastiere, una voce che si fa largo tra le note dolce e suadente, incalzante e violenta.

“Un Fiore” cantata senza accompagnamento strumentale, “Bambina” che fa i conti con una giovinezza finita troppo presto, l’adolescenza che irrompe drastica e pressante con “Crisi di Panico” e la metrica rap di “Agente!”, brani che non scendono a compromessi in un racconto di vita lucido e senza filtri.

Impressioni confermate dalla ritmata “L’amore Va” e dal singolo “Non Vuoi Più Drogarti Alle Feste” che anticipano il tema centrale del disco: “Lasciamo Papà” che affronta coraggiosamente la tossicodipendenza e la morte del padre che hanno segnato gli ultimi anni.

Perdita evocata anche nella title track mentre “Nuovo Inizio” con quel morbido tappeto di sintetizzatori dal sound mitteleuropeo  è il momento di rinascita finale.  Una confessione a cuore aperto quella di Rosita Brucoli interessante per l’alternanza di rabbia, commozione, tenerezza e la capacità di trasformare il dolore in musica interpretando con sincerità ogni emozione.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »