Black Rebel Motorcycle Club – Live @ Fabrique (Milano, 26/11/2025)

Ritorno importante all’interno dell’ondata di concerti autunnali, è quello dei Black Rebel Motorcycle Club, uno di quei progetti, che mette d’accordo un pò tutti, per il percorso fatto, ma soprattutto per gli album licenziati in un’eccellente carriera, apparentemente messa in pausa, l’ultimo lavoro risale al 2018 e non vi è traccia di possibile materiale nuovo in uscita, tant’è che questo tour non è altro che la celebrazione di uno dei loro dischi più riusciti, “Howl”, pubblicato nel 2005, e che, appunto, quest’anno chiude le due decadi di esistenza, meritando, per il suo significato, un giusto riconoscimento.
Veterani di una certa scena garage, da matrice revival di inizio anni zero, di roba ne hanno fatta, e in quest’oceano di uscite, vale sempre la domanda, se, per certi mostri sacri, abbia ancora senso pubblicare nuova musica, salvo non avere davvero cartucce importanti da sparare, che possano surclassare lo stesso materiale più importante finora licenziato.
Serata aperta da un altro progetto articolato e longevo, con diversi lavori in cassaforte, parlo dei Night Beats, va anche detto, siano sconosciuti ai più, come spesso capita per i cosiddetti “opener”, ma se per altri ospiti, trattasi di esordienti o giù di li, qui siamo da tutt’altra parte, diversi lavori, appunto, pubblicati, ben sei, una personale rilettura di una psichedelia frenetica, il tutto incentrato sulla figura di Danny “Lee Blackwell” Rajan Billingsley, leader carismatico dell’ensemble. Note alla mano, la collaborazione in sede produttiva con Dan Auerbach o con lo stesso Robert Levon Been.
Intorno alle 20, aprono le danze, anche perché il tempo stringe, data la durata sempre importante dei padroni di casa.
Il collettivo di Seattle fa un ottimo set, circa quaranta minuti, grezzo, diretto e, come direbbe un amico, senza fronzoli, i suoni non perfetti all’inizio, ma andando migliorando quelli, ragionevolmente, migliora il tutto, pubblico che apprezza eccome, noi compresi.
Annunciati per le 21,15, Black Rebel Motorcycle Club, ritardano forse di una manciata di minuti e dividono quasi esattamente in due parti il loro show, la prima dedicata ad “Howl”, che non è un disco affatto semplice, soprattuto per un trio, vanno a riprodurlo il più fedelmente possibile, cercando di non tralasciare i dettagli, di un album complesso di suo. Quindi una prima parte acustica, andando a scegliere anche un paio di esecuzioni chitarra e voce.
“Howl” è un disco importante lo si capisce anche riascoltandolo dal vivo, e non è un peccato ribadirlo, le canzoni non si sprecano, la title track eseguita per terza, rimane un piccolo capolavoro di scrittura, come l’altrettanto stupenda “Promise”,con una fondamenta di pianoforte a muro a lato palco, eccellenti esecuzioni anche di “Ain’t no easy Way” o della stessa “Weight of the World” in solitaria, c’è spazio anche per un intruso, la sempre acustica “Mercy”. Un primo filotto di set che regala emozioni.
Tempo per le due preferite dal sottoscritto, riportate anch’esse fedelmente, “Complicated situazion” e “The Line”, intervallate da “The Gospel”, che, oltre a concludere il disco festeggiato, fanno da spartiacque anche ad un live, che cambia volto, incrementando il wall of sound, basta suoni acustici, ma volume degli ampli in ascesa e parte il repertorio, che ha consacrato il duo californiano dal preistorico 2001.
Senza fare la lista della spesa, ma ci saltano dentro “Red Eyes and tears”, “Whatever Happened to My Rock ‘n’ Roll (Punk Song)”,“Spread Your love”, “Berlin”, “Beat the devil’s tattoo”, più di un inno generazionale di genere, facendo felice un pubblico numeroso per un Fabrique bello pieno nella sua interezza.
Due ore secche di concerto senza pause reali, zero bis, poche chiacchiere e la rarefatta “Open invitation” che non poteva essere il saluto migliore.
Half blues / half rock’n roll da manuale.
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