Marche

Soroptimist e il Comando dei Carabinieri dei Fermo con “Orange the world” contro la violenza sulle donne

FERMO – In occasione del 25 novembre e in collaborazione con la sezione Soorptimist locale, è stata illuminata la caserma di via Beni con un intenso colore arancione simbolo di speranza e di lotta contro le violenze. Consegnata in comodato d’uso gratuito una evoluzione del progetto “una stanza tutta per se…portatile”, evoluzione del progetto originario, che prevede un kit portatile composto da notebook e microcamera.

In occasione del 25 novembre, come avviene oramai da alcuni anni, il Comando Provinciale Carabinieri di Fermo, in analogia alle iniziative degli altri Comandi sull’intero territorio nazionale, ha voluto confermare l’adesione alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, creando un momento di sensibilizzazione e di riflessione. Insieme alle rappresentanti del Soroptimist Italia, infatti, i Carabinieri illuminano la caserma di via Beni con un intenso colore arancione, simbolo da un lato del loro forte e costante impegno nella lotta contro la violenza di genere; dall’altro, del messaggio di speranza per le vittime e, più in generale, per l’intera cittadinanza.

L’obiettivo principale degli uomini e delle donne dell’Arma, da sempre, nella quotidianità è quello di intercettare per tempo quei comportamenti che possono essere indicatori di condotte vessatorie, persecutorie e maltrattanti, che si manifestano inizialmente in forme invisibili come la violenza psicologica, verbale ed economica. Per riuscirvi i Carabinieri hanno ovviamente bisogno della collaborazione e della fiducia delle vittime, quasi sempre donne, che per prime devono riconoscere i segnali sottili della violenza, denunciandoli prima che sia troppo tardi.

Proprio nello specifico tema, nel 2025 i Carabinieri della provincia di Fermo hanno verbalizzato 85 denunce per reati legati alla violenza di genere, tra cui maltrattamenti, atti persecutori e violenze sessuali. I militari hanno deferito in stato di libertà 77 persone e ne hanno arrestate 8 per reati di tale tipologia, attivando la procedura del “codice rosso” al fine di assicurare sia le necessarie attività di protezione delle vittime, sia una maggiore speditezza nelle procedure investigative. Per la commissione degli stessi reati, poi, sono oggi attivi ben 6 “braccialetti anti-stalking”, ovvero quei dispositivi elettronici monitorati dalla Centrale Operativa dei Carabinieri di Fermo, quale corollario per aumentare la cornice di sicurezza allestita in favore delle vittime.

Anche quest’anno, come nei precedenti, i dati sulla specifica e delicatissima tipologia di reato nella provincia fermana hanno registrato un incremento, se pur leggero. Basti pensare che nel 2024 i Carabinieri avevano raccolto 79 denunce e deferito alla locale Autorità Giudiziaria 74 persone, delle quali 3 in stato di arresto; nel 2023, invece, le denunce formalizzate erano state 74, mentre i deferiti 70 e 2 le persone arrestate.

L’Arma dei Carabinieri investe nella formazione del proprio personale affinchè sappia riconoscere ogni più piccolo comportamento anche involontario, da parte delle vittime, che sia indicatore di forme di violenza subita, sia psicologica che fisica. La formazione dei militari, inoltre, punta anche a far sviluppare quella capacità di ascolto ed empatia con le vittime che favorisca un rapporto di piena fiducia, grazie al quale sostenere le donne che desiderano denunciare abusi o, più semplicemente, avere un confronto su come orientarsi in situazioni difficili.

A tale scopo è destinata, infatti, la “Stanza tutta per sé”, un locale realizzato all’interno della caserma grazie al supporto dell’associazione Soroptimist: un ambiente discreto, protetto e confortante, nel quale una vittima di violenza può esporre e denunciare le violenze subite in assoluta tranquillità e riservatezza.

La Presidente dell’associazione Soroptimist di Fermo Paola Viozzi, in rappresentanza della Presidente Soroptimist International d’Italia Adriana Macchi, ha consegnato in comodato d’uso gratuito al Comando Provinciale di Fermo, una evoluzione del progetto “una stanza tutta per se’”, ovvero “una stanza tutta per se…portatile’”, un kit portatile composto da un notebook e da una microcamera grandangolare integrata, per l’impiego nell’ambito del protocollo d’intesa con l’Arma dei Carabinieri, quale ausilio per la raccolta e la verbalizzazione sul posto, in caso di necessità, delle dichiarazioni rese dalle vittime di violenza di genere.

Nel contrasto ad ogni forma di violenza, tutte le Stazioni Carabinieri nella Provincia di Fermo sono sempre pronte ad accogliere e sostenere le donne che desiderano denunciare abusi o, più semplicemente, chiedere consiglio o un confronto in cui confidare le proprie ansie o timori. Spesso è proprio in occasione di tali incontri con le donne e gli uomini dell’Arma territoriale, che le vittime di violenze trovano la consapevolezza di sé ed il coraggio di contattare il numero 112 in caso di pericolo, per sé stesse o per chiunque stia vivendo una situazione di violenza. Come sempre, la lotta contro la violenza di genere richiede un impegno collettivo, non solo di repressione, ma anche di prevenzione, ed è proprio questo uno dei compiti dei Carabinieri nella loro quotidiana missione di difesa dei cittadini, soprattutto quelli più vulnerabili.

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