Giornata contro la violenza sulle donne, ufficio scolastico sotto accusa: “Parlano solo le forze dell’ordine, messaggio parziale”

Genova. Una dura critica è stata sollevata nei confronti dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) della Liguria in merito all’organizzazione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne. Diverse sigle, tra cui Usb Scuola Liguria, Non Una Di Meno Genova, e associazioni come EDUSEX A.P.S., hanno firmato una lettera aperta indirizzata al Direttore dell’USR esprimendo “forte perplessità” per la decisione di affidare gli interventi di sensibilizzazione quasi esclusivamente alle Forze dell’Ordine.
Le realtà firmatarie ritengono che la violenza di genere non possa essere risolta “solo con un approccio repressivo”. Secondo quanto espresso nella nota, limitare il dibattito unicamente a questa prospettiva riduce drasticamente la complessità del fenomeno e rischierebbe di trasmettere agli studenti e alle studentesse un “messaggio parziale e, in alcuni casi, fuorviante”.
La critica si concentra sull’assenza di altre figure professionali ritenute fondamentali per affrontare le cause strutturali della violenza. I firmatari ritengono che sarebbe stato opportuno invitare a partecipare professionalità di altro genere, quali centri antiviolenza, consultori pubblici, movimenti transfemministi, esperte e professioniste dell’educazione sessuoaffettiva. Escludere queste figure, si legge nel documento, significa privare l’evento della sua dimensione educativa più importante, quella capace di interrogare le cause strutturali della violenza, non solo le sue conseguenze penali.
Secondo i firmatari, se l’obiettivo è realmente quello di eliminare la violenza e non semplicemente commemorare la giornata con interventi istituzionali, è necessario un cambio di rotta. La richiesta non si ferma alla revisione dell’evento, ma si estende a un impegno più strutturale. È urgente, affermano le associazioni, aprire la discussione a tutte le realtà che operano nel territorio con competenza e continuità, investire fondi per la formazione del personale docente, e finanziare percorsi strutturati e duraturi nelle scuole. I firmatari concludono confidando in una “seria revisione dell’impostazione dell’evento”, al fine di offrire agli studenti una formazione “completa, pluralista e adeguata alla complessità del tema”




