Lazio

Aspetto il Merlo di Ivan Davoli al Museo Nena

Un libro al femminile sugli anni di piombo, “Aspetto il Merlo” del prof Ivan Davoli, che ci riporta brutalmente al periodo tetro della fine degli anni ’70; a quella mattina del Il 16 marzo 1978 che, come un fulmine, colpì al cuore la vita degli italiani e del mondo intero con il rapimento di Aldo Moro in via Fani a Roma, dove le Brigate Rosse uccisero i cinque uomini della sua scorta.

L’attentato segnò l’inizio di 55 giorni di prigionia con, alla fine, l’assassinio dello statista.  Il prof Ivan Davoli, già professore Ordinario di Fisica Generale dell’Università di Roma “Tor Vergata”, illustrerà non solo la cronaca ma anche i corollari, i risvolti sociali, politici, umani che colpirono, direttamente o indirettamente la gente comune con la “giustizia” che doveva fare il suo corso. Dicevamo di un libro al femminile perché vi si trovano, ben articolati, risvolti di ansia, di sofferenza, di coraggio dell’animo femminile.

Il libro sarà presentato mercoledì 26 novembre 2025 h. 18.00, presso il Museo Nena in via Edoardo D’Onofrio 35, Colli Aniene – 00155 Roma.

Presentatore e moderatore il Prof. Rino Caputo, Critico letterario.

Come di consueto il Museo Nena aggiunge ai suoi eventi culturali una gradevole parentesi di musica. Questa volta con la partecipazione straordinaria della pianista Sara Matteo docente al Conservatorio dell’Aquila e presso la Scuola di Musica “Anton Rubinstein” a Colli Aniene da lei stessa fondata nel 2003, e con Elena Romagnoli, giovanissima interprete alla marimba di brani importanti di J. S. Bach e di altri autori.

Tuta questa porzione di letteratura e di musica nella cornice eccezionale delle opere del sommo scultore Alfiero Nena che ha lasciato per noi solo segni di bellezza.

L’ingresso come sempre è libero e gratuito.

Prenotazioni: luigimatteo@yahoo.it oppure 3478012813 solo whatsApp

Il libro

Nel dépliant del programma di sala troviamo una breve sinossi del libro.

Il ritrovamento di un quaderno di memorie porta alla mente di una matura ricercatrice una vecchissima storia mai sopita.  Il ricordo di un tempo passato accompagnato da nostalgie, rimpianti e rammarichi. La storia di una pesante accusa che pur risolvendosi in tempi brevi aveva scatenato nella protagonista angosce, preoccupazioni e profonde riflessioni.

Le emozioni e i sentimenti raccontati sono esemplificativi delle ambizioni, degli slanci, delle speranze e delle contraddizioni vissute da una intera generazione tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80.

Giovani che avevano 20 anni nel ’68. Il sensazionalismo giornalistico ha classificato quel periodo come anni di piombo, ma per molti di quei giovani quegli anni sono stati un fertilissimo periodo di rinnovamento sociale, che ha dato vita alla parità di genere, ha consolidato il welfare state e ha permesso a molti di usufruire dell’ascensore sociale. Quegli anni hanno permesso di sviluppare la coscienza critica di tutto il paese”.

L’Autore

Il Prof Ivan Davoli nasce a Catanzaro il 15 febbraio 1947. Si laurea in Fisica con lode presso l’Università di Roma “Sapienza” il 13 luglio 1976. Dal febbraio 1978 a dicembre 1979 è post-Doctor presso la Pennsylvania University e nell’anno accademico 1979-80 diventa professore incaricato presso l’Università di Camerino. Da allora in poi ha sempre insegnato Fisica in diverse Facoltà di Scienze.

Nel 1987 è Coordinatore della Conferenza inaugurale del corso di Laurea in Fisica a Camerino e per l’occasione invita le personalità più rilevanti della Fisica di quei tempi, il premio Nobel Carlo Rubbia, il professore Edoardo Amaldi, il professore Gianfranco Chiarotti ed altri illustri professori della Fisica dello Stato Solido italiani. Nell’a. A. 1991-92 ritornerà ancora negli Stati Uniti come “Visiting Professor” presso il “Synchrotron Radiation Centre” di Stoughton-Madison.

Negli anni successivi è stato invitato a tenere seminari in diversi Centri Internazionali di Luce di Sincrotrone: LURE – Orsay (FR), Brookhaven (USA), Novosibrinski (USSR), Beijing Synchrotron Radiation Facility (Cina). E nello stesso periodo collabora alla gestione della Linea GILDA presso l’ESRF (European Synchrotron Radiation Facility) di Grenoble.

Ha collaborato, oltre che con le università americane, anche con scienziati di altre parti del mondo: con il Politecnico di Danzica, con i professori della Lomonosov University (Mosca), con scienziati del Beijing Synchrotron Radiation Facility, con la Jaipur University (India) e con l’Université Nationale du Vietnam.

Nel 1997 si è trasferito presso l’Università di Roma “Tor Vergata” e dal 2010 è professore Ordinario di Fisica Generale e insegna Fisica 1 al Corso di Laurea in Scienza dei materiali di cui è anche Coordinatore.

Ivan Davoli è autore di oltre 150 articoli scientifici pubblicati su riviste specialistiche a tirature internazionali ed è autore di tre pubblicazioni scientifiche di carattere divulgativo.

Nel 2017 Ivan Davoli è andato in pensione per raggiunti limiti d’età e da allora si è dedicato alla divulgazione scientifica. Con Piero Angela ha organizzato per l’Università di Roma “Tor Vergata” il ciclo di conferenze “Prepararsi al Futuro” che ha visto la partecipazione di illustri personalità della cultura Umanistica, Scientifica, Economica e Politica del nostro Paese. Tra queste personalità spiccano per notorietà Alessandro Barbero, Enrico Letta, Tito Boeri, Roberto Cingolani e naturalmente lo stesso Piero Angela. Nell’ottobre del 2021 Ivan Davoli pubblica, con la prefazione di Piero Angela, “Il Paradiso dei Lilipuziani” una raccolta di racconti sulle nanotecnologie.

A questa prima esperienza seguirà la stesura di “Aspetto il Merlo” prefazione del prof Rino Caputo. Il libro tratto di un fatto realmente accaduto, ambientato a Roma e legato agli anni della sua giovinezza.

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