Scienza e tecnologia

Spotify verso nuovi rincari: il 2026 rischia di essere l’anno più pesante per gli abbonamenti streaming

Spotify si prepara a un possibile rincaro negli Stati Uniti a inizio 2026. Secondo fonti citate dal Financial Times, la piattaforma avrebbe già definito una finestra temporale per aggiornare i costi degli abbonamenti.

La vicenda segue i rialzi introdotti pochi mesi fa e riflette la pressione delle etichette musicali, che chiedono tariffe più vicine all’inflazione.

Le richieste dell’industria discografica nascono dal confronto con servizi come Netflix, che applicano prezzi più alti rispetto allo streaming musicale. Le case discografiche giudicano insufficienti i valori attuali e sollecitano una revisione.

Negli Stati Uniti Spotify Premium costa 11,99 dollari, pari a circa 11,20 euro, mentre Apple Music richiede 10,99 dollari. Entrambi i listini rappresentano il punto di partenza delle discussioni con l’industria, e non è certo escluso che un rincaro negli USA non sia foriero di aumenti anche in Italia (e nel resto del mondo). Del resto, in passato, è stato proprio così.

Il dibattito riporta al centro il rapporto tra costi del servizio e remunerazione dei produttori musicali.

Resta da capire come Spotify gestirà un nuovo aumento in un mercato già sensibile ai rincari.


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