Bocche chiuse con il nastro, le attiviste di Extinction Rebellion protestano davanti alla sede Rai

Si sono legate tra loro e “tappate” la bocca con dello scotch nero. Una decina di attiviste di Extinction Rebellion questa mattina ha occupato l’entrata della sede Rai di via Verdi a Torino con lo striscione “Sleghiamo l’informazione”, in occasione della giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’azione nasce “per denunciare la narrazione distorta che i media portano avanti su femminicidi ed ecocidi”, temi che legano “al genocidio a Gaza, temi profondamente intrecciati come i nastri con cui ci siamo legate. Temi segnati dalla più grande delle violenze: il silenzio”.
Le attiviste citano il rapporto dell’Osservatorio Step, per i i media italiani nel raccontare i femminicidi “utilizzano ancora termini come “raptus” – anche se in misura minore negli ultimi anni – e prediligono l’empatia nei confronti del carnefice e la spettacolarizzazione nei casi di stupro e violenza sessuale. La scelta delle parole influenza la percezione del pubblico, e la mancanza di linguaggio e narrazione adeguata nei media emerge anche nel campo ambientale”.
L’Italia, sottolinea “è al quarantanovesimo posto nella classifica sulla libertà di stampa, il dato peggiore in Europa occidentali: le intimidazioni a giornalisti sono cresciute del 78% nel 2025, e ai dati s’aggiungono i casi di spionaggio ai danni di due giornalisti di Fanpage, Ciro Pellegrino e Francesco Cancellato, e l’attentato a Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report”.
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