Marche

Finti agenti e incidenti: boom di anziani beffati ad Ancona. Allarme e timori: cinque truffe al giorno

ANCONA Quello dei finti carabinieri è ormai un evergreen. Due uomini si presentano alla porta di una sventurata vecchietta, sostenendo di essere militari dell’Arma e chiedendo ingenti somme di denaro contante per risparmiare il carcere ad un parente che si sarebbe immischiato in qualche losco affare o perché è rimasto vittima di un incidente.

Ma c’è anche chi si finge addetto della compagnia del gas e cerca di convincere gli anziani che la loro bolletta era sbagliata e che dovevano pagare di più. Le cronache lo insegnano: il fenomeno delle truffe agli anziani appare in spiccato aumento anche nel nostro territorio.

I report

E non è solo una percezione, visto che questo sentimento è suffragato dai numeri.

Secondo i dati del Ministero dell’Interno, in provincia di Ancona, nel 2024, sono stati denunciate 2.059 truffe agli sportelli di polizia e carabinieri. A titolo di raffronto, nel 2020 erano state appena 1.563. In pratica, l’anno scorso, più di 5 denunce al giorno. Una crescita esponenziale e che non accenna ad esaurirsi. Tra gennaio ed ottobre 2025, infatti, ai soli carabinieri sono giunte più di 1.500 denunce per reati affini alla truffa da tutta la provincia. E l’anno non è ancora finito, si badi bene. Purtroppo, nella maggior parte dei casi gli autori di questi raggiri riescono a farla franca, complici anche denunce tardive.

Sempre secondo i militari, nel 2025 sono stati poco meno di 500 gli arresti o le denunce a carico di soggetti ritenuti responsabili di aver compiuto raggiri. In pratica, un terzo appena dei reati trova poi un responsabile. Alla polizia di denunce ne sono arrivate 36, 30 dalla sola Ancona. Venti gli identificati e due gli arresti. Ma la denuncia resta uno strumento preziosissimo per cercare di invertire questo trend, visto che – soprattutto nel caso di truffe online – la tempestività permette di ripercorrere le tracce digitali lasciate dai malviventi. Truffe online che sono ormai la fattispecie più comune, come nel caso degli annunci di vendita fasulli postati sui portali di marketplace per trarre in inganno ignari acquirenti. Al secondo posto nella classifica delle truffe più comuni, quelle bancarie.

Di fatto, malandrini che vi svuotano il conto grazie ad un messaggino inviato allo smartphone e che sembra provenire dalla vostra banca. Infine le truffe fisiche, quelle cui sono più soggetti gli anziani: il finto carabiniere che bussa alla porta, il presunto addetto al controllo del contatore del gas che entra in casa e la svaligia. In provincia, soltanto per quest’ultima categoria di reati, nei primi 10 mesi dell’anno sono stati effettuati 10 arresti in flagranza dai carabinieri.

Le catture

Altri sono stati compiuti dalla polizia, come quello a carico di due soggetti che avevano beffato una nonnina, portandole via 3mila euro tra oro e gioielli e che la polizia ha fermato nei giorni scorsi. Ma la cronaca è piena di casi insoluti. Come quello dell’oro sottratto ad una vecchietta in via del Fornetto, a Posatora, da finti militari. Al fine di evitare che altri anziani possano inappare in questi malviventi, da tempo sia polizia che carabinieri sono impegnati in campagne di prevenzione e informazioni rivolte alla cittadinanza.

Per evitare di incappare in questi tranelli, sono alcune le regole fondamentali da tenere a mente. Se una interazione con estranei appare sospetta, bisogna fidarsi del proprio istinto, e se proprio si è in cerca di conferme, ci si può avvalere anche di strumenti come il 112. Polizia, carabinieri, vigili: chiunque risponderà al Numero unico, saprà dare le informazioni giuste per evitare di rimanere beffati. E poi la conoscenza. Conoscere i copioni, gli schemi ricorrenti dei malviventi, è la chiave per non essere le loro prossime vittime.




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