Tre amici gestiscono palazzo Verrone a Bari vecchia
Era il 2010 quando Giuseppe Belvedere, Francesco Schettini e Danilo Colosimo, ancora studenti universitari, partecipano al bando Bollenti Spiriti e lo vincono. Si trattava di un programma per le politiche giovanili indetto dalla Regione Puglia, pensato per promuovere e valorizzare i giovani talenti del territorio, offrendo a chi presentava un progetto imprenditoriale innovativo 25mila mila euro a fondo perduto. Da allora sono passati 15 anni e oggi Giuseppe, Francesco e Danilo grazie a quel progetto sono soci di più di 100 alloggi sparsi nelle maggiori arterie della città di Bari, in primis Palazzo Verrone, sede esclusiva di Experience, la loro società.
Già grandi amici, i ragazzi in quegli anni provano a mettere su un progetto che nella sua fase embrionale consisteva nel selezionare alloggi per studenti Erasmus evitando, al loro arrivo in città, l’effetto ‘fregatura’. “L’idea – racconta Giuseppe – fu proprio una vera illuminazione. Di ritorno dal nostro viaggio studio in Romania notammo l’abissale differenza di organizzazione tra noi e loro. A quel punto, informandoci e vivendo l’università anche come rappresentanti degli studenti, capimmo che povevamo fare qualcosa per arginare una falla del nostro sistema e garantire un’accoglienza migliore a chi veniva da fuori per studiare nella nostra città”.
Vinto il bando, fanno una convenzione con l’Università e con la Regione Puglia, si costituiscono in una Snc e insieme diventano l’anello tra i proprietari di casa interessati alla formula e i ragazzi Erasmus. Nel frattempo, nel 2014, frequentano nella zona di Taranto vecchia la scuola di Bollenti Spiriti, che li forma come ‘animatori di comunità’, cioè operatori per il recupero di spazi e persone. Qui partoriscono l’idea che poi diventerà Experience di oggi; partecipano ad un altro bando, questa volta di Lega Coop, volto ad aiutare nuove start up: lo vincono, sciolgono la Snc di “Erasmus studenti Experience” per diventare una cooperativa: “Un modello di impresa che meglio ci rappresentava nei valori e nelle intenzioni – continua Giuseppe – che crescendo erano cambiate”.
Dopo i primi anni, fatta l’esperienza, decidono di implementare il loro servizio: smettono di fare solo da matching (anello di congiunzione tra le parti) e non essendo potuti intervenire prima sulla qualità, si spostano dall’altra parte, affittando loro delle case per le quali garantiscono confort e virtù: “Non avevamo una lira – sorride laconico Giuseppe – con il nostro business plan abbiamo fatto il giro di tutte le banche fino a quando una sola, Banca Etica, ha finanziato il nostro progetto dandoci i primi 37.500 mila euro che ci sono serviti per affittare le prime tre case”. Ma bisognava fare i mobili e grazie ai laboratori di formazione fatti a Taranto, conoscono Mariangela Bruno, architetta del legno, con la quale decidono di organizzare un laboratorio di formazione gratuito per imparare a fare comodini, poltrone, letti, armadi di legno e altri materiali di riciclo.
Il risultato finale del corso era avere i mobili per i nuovi alloggi da arredare. Lo spazio in cui avviene la realizzazione dei mobili è presso il laboratorio urbano RICREA di Putignano: mettono in atto una vera e propria forma di baratto: “Tu ci dai lo spazio, noi costruiamo mobili anche per la tua foresteria – dice Giuseppe – l’architetto riceve un compenso per offrire la sua competenza in materia di costruzione, i volontari imparano un mestiere e alla fine tutti vincono”. I mobili che dal 2016 arredano Palazzo Verrone, dimora di origine nobiliare nel cuore di Bari vecchia, provengono da lì.
Il palazzo fondato nel XIII secolo, appartenuto prima alla famiglia Dottula che ne rimodulò l’impianto, nel ‘700 passò nelle mani della famiglia siciliana Verrone, di cui è rimasto il nome anche alla strada su cui si erge. Negli anni ‘80 del secolo scorso diventa di proprietà della famiglia Labriola, che prima lo ristruttura e dopo concede in locazione il primo piano alla galleria Doppelgaenger fino al 2022. Entrandovi, il vecchio e il nuovo convivono mentre la tradizione zampilla come acqua sorgiva dalle finestre appena aperte. Un respiro europeo, dalle linee pulite ed essenziali arreda gli spazi del palazzo, congruente alla loro etica attenta alla sostenibilità, che predilige arredi dai materiali poveri, eco-friendly e realizzati attraverso la tecnica dell’autocostruzione. Al primo piano, nel vasto salone tagliato a metà da ampi archi in pietra, una scala a chiocciola ci porta su un soppalco dove su di una parete troneggia un affresco forse di fine ‘700, che ci raccontano, non essere il solo.
Con i suoi 500 mq su tre livelli, oggi è uno spazio aperto a imprese, creativi e operatori culturali. Una location esclusiva e non convenzionale, capace di adattarsi a esigenze diverse, da un workshop ad un team building enogastronomico, da un meeting speciale a una creazione artistica di musica o poesie da scrivere.
“Ogni evento ha bisogno del contesto giusto – si inserisce Doriana Pagnotti, responsabile eventi – qui trovi ambienti diversi per dimensione, atmosfera e stile. Che tu debba presentare un nuovo prodotto, accogliere partner e clienti, organizzare un workshop o creare un’esperienza enogastronomica immersiva, troverai lo spazio che fa per te. Per chi arriva da fuori città, offriamo la possibilità di pernottare direttamente nelle nostre stanze, quando non sono occupate dagli ospiti del b&b”. Molti sono gli artisti che passati da qui hanno donato una propria opera alla residenza, mescolando ulteriormente passato e presente.
L’ultima rampa di scale ci porta sul terrazzo del palazzo e la vista che si apre è spettacolare: il campanile della Cattedrale di San Sabino e il cupolone di Santa Teresa dei Maschi, sullo sfondo uno scorcio di mare che fa sognare ad occhi aperti. Una immensità di piante grasse decora e abbellisce lo spazio, opera della signora Carla che ha arricchito di piante anche la strada rendendo l’ingresso al palazzo unico nel suo genere.
“Experience è un nome che racconta ciò che fa – chiude Francesco Schettini, altro socio – creare esperienze autentiche che connettono persone, luoghi e saperi, immaginato e voluto da tre amici che sono riusciti a rimanere tali, nonostante lavorino gomito a gomito”. Per restare sempre informati sulle novità seguire la pagina Instagram o per prenotazione eventi e alloggi consultare il sito palazzoverrone.it.




