Ambiente

50mila giovani lavorano nelle campagne italiane – Mondo Agricolo

Sono 50mila i giovani agricoltori al lavoro nelle campagne italiane, nel segno della sostenibilità e della creatività, un serbatoio di ‘cervelli’ determinante per il futuro del settore. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti sui nuovi dati del centro Studi Divulga, diffusa in occasione dei premi all’innovazione Oscar Green al Villaggio di Udine.

 In valore assoluto le regioni con il maggior numero di imprese agricole giovanili sono Sicilia, con 6100 realtà, Puglia (5mila) e Campania (4800). L’indirizzo produttivo più gettonato è quello legato ai cereali (grano, mais, legumi da granella, ecc.) scelto dal 16%, che precede ortaggi (13%), allevamento (11%), vino (11%) e olio (9%). Ma a distinguere le imprese under 35 è soprattutto la propensione a sfruttare la multifunzionalità; si va dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, dall”agricoltura sociale alla cura del paesaggio.

  Una rivoluzione che ha mutato la considerazione sociale del mestiere dell’agricoltore, con il 74% di italiani che si dichiarano felici se i propri figli o nipoti lavorassero in campagna. Un ritorno in campagna ostacolato però da diversi fattori strutturali da rimuovere per un necessario ricambio generazionale. A sottolinearli è Enrico Parisi, delegato nazionale di Coldiretti Giovani, “dall’eccesso di burocrazia, vera tassa occulta per gli agricoltori, alle imposizioni legate a politiche green, alle difficoltà di accesso al credito.
   

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