Lazio

500 vetture già attive, ma 200 vincitori rinunciano

Roma mette a segno una mossa che punta a rivoluzionare – almeno in parte – la mobilità pubblica non di linea: cinquecento nuovi taxi sono già operativi in città.

Sono i primi vincitori del maxi-concorso lanciato un anno fa dal Campidoglio per mille nuove licenze, tra cui duecento dedicate al trasporto delle persone con disabilità.

Ma se da una parte i numeri fanno ben sperare – meno code, più auto bianche disponibili, attese ridotte – l’intera partita non è ancora conclusa: circa duecento aspiranti tassisti hanno rinunciato alla loro licenza, non perfezionando il pagamento nei termini previsti. Ora si guarda a settembre, quando le autorizzazioni “vacanti” saranno riassegnate ai primi esclusi della graduatoria.

Il concorso, i numeri, e le rinunce

Tutto è iniziato meno di dodici mesi fa, con 4.274 domande arrivate al Comune (quasi 800 da donne). La procedura è andata avanti spedita: le graduatorie sono state approvate ad aprile, le prime dieci licenze consegnate già a maggio, e da allora, a scaglioni, i nuovi tassisti sono entrati in servizio.

Settecentoquindici licenze ordinarie e duecento dedicate al trasporto di persone disabili, oltre alle “doppie guide” (autorizzazioni per affiancare un secondo conducente), compongono il pacchetto di ampliamento dell’offerta.

Ma non tutti sono riusciti o hanno voluto completare l’iter: oltre cinquanta rinunce solo tra le licenze per auto attrezzate ai disabili. Una frenata che ora costringe l’amministrazione a ripescare nomi tra gli idonei rimasti fuori. I nuovi subentri potrebbero allungare i tempi: se ne riparlerà in autunno, probabilmente tra settembre e ottobre.

I costi e i ristori

Il prezzo per una licenza ordinaria è di 75.500 euro. Per quelle destinate ai veicoli accessibili, 58.500. Il Campidoglio ha già incassato cifre importanti: l’80% del ricavato sarà redistribuito tra i 7.715 tassisti già attivi, come forma di indennizzo per l’aumento della concorrenza. Oltre 7.300 euro a testa. Il resto, più di 14 milioni di euro, resterà nelle casse del Comune, ma con un vincolo: dovrà essere utilizzato per migliorare i controlli, la qualità del servizio e la sicurezza a bordo.

Meno attese e più taxi in giro

Già oggi, i benefici cominciano a vedersi. Cinque nuove auto bianche ogni cento in circolazione fanno la differenza, soprattutto nei periodi caldi dell’anno, sia per il meteo che per il flusso turistico. «Abbiamo aumentato l’offerta in modo significativo – spiega l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè – e già in questa stagione estiva abbiamo avuto pochissimi momenti critici. Completare l’inserimento delle altre licenze ci porterà a coprire tutta la domanda».

Tariffe su, servizi (si spera) anche

A margine del concorso, le tariffe dei taxi sono aumentate. Lo scatto iniziale del tassametro è passato da 3 a 3,50 euro nei giorni feriali, ed è stato introdotto un prezzo minimo di corsa a 9 euro.

Le tariffe fisse per gli aeroporti sono cresciute in modo netto: da 31 a 40 euro per Ciampino, da 50 a 55 euro per Fiumicino. Tutto questo ha suscitato qualche mugugno tra i clienti abituali, ma l’amministrazione difende la scelta: “Serviva un equilibrio”, fanno sapere dal Campidoglio.

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