Marche

5 consiglieri chiedono un’assise aperta


SAN BENEDETTO Si terrà entro la prima decade di maggio il consiglio comunale aperto sulla cassa di colmata. Era già intenzione del sindaco convocare l’assise ma è stato preceduto dalla richiesta protocollata, nei giorni scorsi, dall’opposizione. Mentre sarà il dirigente all’urbanistica Giorgio Giantomassi a rappresentare il Comune sul tavolo dell’Autorità di sistema portuale.

L’incarico

Ieri mattina la giunta ha provveduto ad approvare l’affidamento dell’incarico all’area gestione del territorio affinché rappresenti il Comune al tavolo tecnico con l’Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico Centrale per l’attuazione del documento di programmazione strategica di sistema e la revisione del Piano regolatore del porto attualmente vigente. L’esecutivo è chiamato a fornire indirizzi politico-amministrativi in merito alla pianificazione del porto e al riguardo ha nominato responsabile del procedimento il dirigente Giantomassi.

La convocazione

Intanto cinque consiglieri della minoranza quali: Luciana Barlocci, Paolo Canducci, Annalisa Marchegiani, Aurora Bottiglieri e Giorgio De Vecchis hanno richiesto formalmente la convocazione del consiglio comunale aperto per discutere del futuro del porto sambenedettese.

La seconda cassa di colmata che l’Autorità portuale intende realizzare presso il porto preoccupa e non poco la compagine politica sia di maggioranza che di minoranza. Una cassa che non sarebbe altro che una discarica di sabbie a cielo aperto, così come si è rivelato il primo intervento. Nell’ultimo incontro che l’amministrazione ha avuto con l’Autorità di sistema ha affermato che potrebbe accettare tale infrastruttura solo a patto che sia propedeutica e che possa rappresentare la prima pietra per il terzo braccio del porto.

La battaglia

Si annuncia una battaglia agguerrita anche perché la compagine di Spazzafumo rimprovera ai suoi predecessori al governo della città di non aver fatto nulla per opporsi a tale intervento. Vasca prevista per contenere 192mila metri cubi di sabbia, con una dimensione di 24mila metri quadrati e una profondità di 8 metri.

I costi

Il costo stimato inizialmente era di 17.700.000 euro che oggi è arrivato a 33milioni a causa dell’aggiornamento dei prezzi e della diversa configurazione delle scogliere. In pratica l’ampiezza di tre campi a calcio, grande tre volte quella già presente. Vasca che verrebbe prevista attraverso un adeguamento tecnico funzionale. Quindi un sito come luogo di stoccaggio e di discarica di sabbie non riciclabili.




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »