40 punti di sutura e un intervento chirurgico

Doveva essere l’ultima consegna della giornata. Invece, per un corriere di 55 anni della provincia di Pescara, quella dello scorso 2 settembre a Roccamontepiano si è trasformata in una mattinata da incubo. L’uomo, dipendente di una ditta che lavora per conto della Sda, è stato aggredito da due pastori maremmano-abruzzesi mentre si trovava in una zona urbana del paese, priva di recinzioni.

Secondo il suo racconto, i due cani sono sbucati alle sue spalle proprio mentre stava suonando al campanello della destinataria. I ringhi, poi l’attacco improvviso. L’uomo ha cercato di difendersi con il pacco che stava per consegnare, usandolo come scudo. Ma dopo pochi istanti è caduto a terra ed è stato azzannato brutalmente. Un cane lo ha morso alla gamba, l’altro alla mano: ha rischiato di perdere due dita.

Le sue urla hanno richiamato una donna anziana residente nello stabile, che si è affacciata sollecitando l’intervento dei vicini. È stato solo grazie a loro che l’aggressione si è fermata. “Un cane aveva la mia gamba in bocca, l’altro la mano”, ha raccontato ancora sotto shock la vittima, soccorsa poco dopo dal 118 e trasportata al Pronto Soccorso di Chieti, dove ha ricevuto 40 punti di sutura.

Le condizioni dell’uomo si sono aggravate e ieri è stato nuovamente ricoverato per un intervento chirurgico. Sul posto, oltre ai sanitari, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Rapino e il sindaco Dario Marinelli.

I due cani non appartengono alla destinataria del pacco né ai residenti intervenuti in soccorso, ma a una persona che vive a una certa distanza dal luogo dell’aggressione. Non è chiaro se gli animali siano dotati di microchip e in regola con le vaccinazioni. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di Casalincontrada, mentre l’Asl di Chieti si sta occupando dell’aspetto sanitario. Il corriere è assistito dall’avvocata Claudia D’Aloisio, che ha chiesto chiarimenti all’azienda sanitaria sugli eventuali provvedimenti adottati nei confronti degli animali.