26enne condannato in via definitiva
CARPEGNA – Condannato per atti sessuali su dei ragazzini commessi mentre era animatore a un camp estivo in Carpegna, è stato sorpreso e arrestato a Riccione dove si era presentato per seguire la partita dei “pulcini”. L’uomo, un giovane di 26 anni, residente a San Marino, con un passato di animatore e calciatore dilettante, si trova ora in carcere dopo essere stato rintracciato sabato scorso dagli agenti della Questura di Rimini.
Che cosa era successo
Il 26enne è stato condannato in via definitiva a 4 anni e 4 mesi dal Tribunale di Urbino per aver abusato di quattro minori, di età tra i 10 e gli 11 anni durante un camp a Carpegna risalente all’estate del 2021.
Un ritrovo estivo al quale avevano preso parte numerosi bambini e dove il 26enne era presente in qualità di animatore. I ragazzini avevano raccontato ai genitori le morbose attenzioni, da qui le denunce e le indagini svolte dalla squadra mobile di Ancona.
Si era quindi messo in moto tutto l’iter giudiziario con il processo in Tribunale a Urbino e una condanna superiore ai 5 anni. Il giovane aveva fatto appello e la pena si era ridotta a 4 anni e 4 mesi, condanna diventata definitiva lo scorso aprile con la pietra tombale della Cassazione che aveva dichiarato inammissibile il ricorso. Da quel momento è scattato l’ordine di carcerazione con il provvedimento emesso dalla Procura di Urbino.
L’avvocato: «Cambia tutto»
Ma il 26enne è di San Marino, quindi uno stato estero. Tanto che a giugno è stata richiesta l’estradizione. Il suo legale Stefano Pagliai del Foro di Firenze sottolinea in merito: «Lo Stato di San Marino ha negato l’estradizione a luglio, per via di una convenzione tra i due Paesi del 1983 rispetto ai fatti giudiziari. Il 26enne non era un ricercato o un fuggitivo, anzi stavamo definendo, proprio in base a questa convenzione, la modalità per scontare la pena a San Marino. Non si voleva sottrarre. Ora cambia tutto con questo arresto». Nei giorni scorsi il 26enne aveva pubblicato sui social che sarebbe andato a Riccione per la partita di calcio dei “pulcini”. Ma gli inquirenti gli stavano sopra, quindi appena ha varcato il confine, è stato rintracciato dalla polizia e portato alla casa circondariale di Rimini dove si trova tuttora.
Le misure di sicurezza
Nei suoi confronti l’autorità giudiziaria ha anche disposto delle misure di sicurezza. Dopo l’espiazione della pena principale in carcere, dovranno essere applicate la pena accessoria dell’interdizione perpetua da incarichi in scuole e istituti sia pubblici che privati frequentati prevalentemente da minori, e le misure di sicurezza del divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori, del divieto di svolgere lavori che prevedano contatto con minori ed obbligo di informare gli organi di polizia sulla propria residenza e spostamenti per un anno.