Lazio

18,5 milioni per rilanciare l’economia e il territorio

Un passo strategico per il rilancio economico e produttivo di Roma. La Giunta capitolina ha approvato la delibera che autorizza la riacquisizione del maxi complesso di viale Palmiro Togliatti 1280, attuale sede del Centro Carni e del Mercato all’Ingrosso dei Fiori. Un’operazione da 18,5 milioni di euro che segna il ritorno di un’infrastruttura chiave sotto la proprietà pubblica.

Il sito, oggi nelle mani di AMA S.p.A., torna a Roma Capitale grazie a una manovra contabile senza impatto sulla liquidità dell’azienda: un’azione amministrativa efficace, frutto della sinergia tra gli assessorati alle Attività Produttive e al Patrimonio.

Un hub strategico per il futuro agroalimentare della Capitale

Il maxi complesso si estende su 22 ettari all’incrocio tra Collatina, Prenestina e Casilina, proprio dove passerà anche la futura tranvia del PUMS. Al suo interno: macello pubblico, stalle, celle frigorifere, laboratori, spazi commerciali e il Mercato dei Fiori, trasferito da via Trionfale e destinato a diventare un polo stabile per la floricoltura nazionale.

“Con questa operazione rafforziamo due asset fondamentali: il Centro Carni, tornato ad essere un’eccellenza europea dopo la gara pubblica, e il mercato florovivaistico, che ora potrà essere rilanciato in una sede più adeguata e funzionale” – ha dichiarato il Sindaco Roberto Gualtieri.

Economia circolare, sicurezza alimentare e innovazione

La visione è chiara: trasformare l’area in un ecosistema urbano multifunzionale, dove pubblico, imprese e territorio collaborano per costruire un modello basato su innovazione, sostenibilità e inclusione.

Non è solo gestione, ma visione strategica – ha spiegato l’assessora Monica Lucarelli Il Centro Carni è già al centro di un progetto pilota sulla lavorazione della selvaggina con Regione Lazio e ASL RM2. Ora possiamo consolidare questa vocazione e svilupparla”.

Anche l’assessore al Patrimonio, Andrea Tobia Zevi, ha sottolineato il valore dell’operazione:

Recuperare e valorizzare il patrimonio pubblico significa dotare Roma di infrastrutture moderne, in grado di rafforzare la filiera dal produttore al consumatore. Ora la sfida è avviare i lavori di riqualificazione il prima possibile”.

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