Marche

150mila euro di multe e 11 sospensioni ai cantieri


Ammende da 150mila euro e 11 provvedimenti di sospensione per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e 2 per impiego di lavoratori “in nero”. Ricostruzione post sisma nel mirino dei Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Macerata che, nelle scorse settimane, hanno eseguito una serie di accessi ispettivi nei cantieri edili della provincia. In particolare gli accertamenti hanno interessato cantieri edili di medie e grandi dimensioni, interessati da lavorazioni di ricostruzione sisma 2016, riconsolidamento e ristrutturazione, sia privati che pubblici. Particolare attenzione è stata posta per ciò che attiene la normativa relativa alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, all’installazione dei ponteggi metallici fissi, alle aperture nel vuoto con rischio di caduta dall’alto, omesse installazioni dei parapetti, violazione dei requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro in genere, inidoneità delle opere provvisionali, viabilità di cantiere, violazioni in capo alle figure professionali operanti in cantiere, verifica delle condizioni di sicurezza delle lavorazioni delle imprese esecutrici e verifica documentazione in materia di sicurezza delle ditte operanti.

Il NIL Carabinieri di Macerata ha proceduto al deferimento in stato di libertà dei legali rappresentati delle imprese affidatarie ed esecutrici, ritenuti responsabili delle violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs 81/2008 e smi. L’attività di verifica e ispezione è stata comunque affiancata dall’opera di sensibilizzazione e informazione sulla legislazione vigente. Oltre alla verifica del rispetto delle norme sulla sicurezza, è stata attuata la vigilanza di tipo ordinario finalizzata a contrastare il lavoro nero. L’attività ispettiva ha evidenziato l’irregolarità delle ditte operanti all’interno dei cantieri edili. Sono state impartite 45 prescrizioni , comminate ammende e sanzioni amministrative per oltre 150.000 euro. Denunciati in stato di libertà 20 legali rappresentanti delle società per le gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.




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