Sardegna

11enne aggredita sessualmente sotto casa, arrestato violentatore seriale di origini sarde

Avrebbe  violentato una bambina di soli 11 anni proprio sotto la sua abitazione. L’incubo si è consumato nella serata di giovedì 10 aprile, intorno alle ore 18.00, in viale San Marco a Mestre.

La piccola vittima stava rientrando a casa, impegnata in una conversazione telefonica con un’amica, quando è stata improvvisamente assalita alle spalle da un uomo che l’aveva pedinata. L’aggressore l’ha spinta con violenza nell’androne del palazzo e lì ha compiuto l’abuso sessuale, mentre l’amica al telefono era inconsapevole della drammatica scena. Non contento, l’uomo ha tentato anche di rapinare la bambina prima di darsi alla fuga.

L’allarme è scattato immediatamente e la pronta risposta dei carabinieri della stazione locale di Mestre ha portato, in breve tempo, all’identificazione e all’arresto del responsabile. Si tratterebbe del 45enne Massimiliano Mulas, originario di Tempio Pausania, fermato in via Piave e condotto in carcere su disposizione del pubblico ministero di turno, Anna Andreatta.

La scoperta più inquietante è che Mulas non è un volto nuovo alle forze dell’ordine. Gli inquirenti lo definiscono un “violentatore seriale”, con un passato segnato da condanne per reati analoghi. Nel 2006, Mulas era già finito dietro le sbarre per aver aggredito sessualmente due studentesse a Padova, con una dinamica simile a quella di Mestre: avvicinandole alle spalle mentre cercavano di entrare in casa. Precedentemente, aveva ricevuto una condanna a quattro anni e mezzo per la violenza e rapina ai danni di una turista in Trentino. Nel 1998 Nuoro decapitò un cane e inviò la testa alla sua vittima designata, minacciandola di fare lo stesso se non avesse consegnato 300 mila lire. Risulta inoltre un altro caso di violenza a Perugia.

La vicenda solleva interrogativi angoscianti sulla gestione di individui con un simile storico di violenza. Come è stato possibile che Mulas, dopo aver scontato le sue precedenti pene detentive e aver fatto inizialmente ritorno in Sardegna, potesse trovarsi liberamente a Mestre? A quanto pare, con la fine delle restrizioni legate alla pandemia, aveva ripreso a spostarsi sul territorio nazionale.

“Non sapevo fosse a Venezia. Il mio cliente si avvarrà della facoltà di non rispondere. Quando vedrò le carte, valuterò la strategia difensiva”, ha dichiarato alla stampa  nazionale  l’avvocato difensore di Mulas, Ignazio Ballai.


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