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101 uomini sconosciuti per 24 ore davanti ad una donna, l’esperimento sociale nel nuovo spettacolo di Euridice Axen: “Tante reazioni rabbiose, ho avuto paura”

101 uomini sconosciuti per 24 ore davanti ad una donna che conduce il gioco e il testo teatrale al posto loro. Relazioni maschiocentriche in tilt sul palco di The Second woman, lo spettacolo teatrale con protagonista Euridice Axen che ha debuttato in prima nazionale a Napoli, nel Teatro di Corte di Palazzo Reale. Si tratta di un “esperimento sociale” ideato da due registe australiane, Nat Randall e Anna Breckon. “Idea” che ha un suo precedente dotto in Cassavetes, ma che ricorda, anzi si sovrappone, come ne fosse un malizioso spin off, sia alle provocatorie performance di Marina Abramovic e ancor di più alla performance del 2014 #Iamsorry di Shia Labeouf quando l’attore rimase per 5 giorni seduto su una sedia in balia del pubblico di una galleria d’arte che poteva interagire con lui usando mani e altri oggetti messi a disposizione anche dall’organizzazione.

In The second woman, la Axen è una signora silenziosa vestita di rosso che aspetta qualcuno in una stanza rossa. Lentamente, nel silenzio più totale, e nella sua totale immobilità, una porta si apre a e comincia ad entrare un uomo. L’uomo si avvicina, le sussurra il proprio nome, poi i due bevono, mangiano, ballano, infine si scambiano frasi sull’amore reciproco che sembra non esserci più. A quel punto l’uomo esce di scena sostenendo di non amare abbastanza la donna. La scena si ripeterà per gli altri uomini che entreranno sul palco, uno dietro l’altro, per 24 ore. Le reazioni però non sono preparate e dipenderanno dall’emotività del momento. Quindi una reazione diversa dall’altra: da quelle più timide a quelle più insolenti e violente. “Ho incontrato 101 uomini diversi, e per l’80 per cento hanno avuto reazioni rabbiose. Un ragazzo ha quasi distrutto la scena. Era talmente violento che ho dovuto cacciarlo via subito”, ha spiegato la Axen al Messaggero.

L’attrice italiana, tra gli interpreti di Loro di Sorrentino, ha spiegato che ciò che irritava maggiormente gli uomini in scena era le perdita di controllo sulla donna e sul gioco di seduzione con lei. “Le registe hanno detto che complessivamente i partecipanti italiani si sono mostrati più machisti. Come i taiwanesi, Invece a Londra, Madrid, Sidney hanno avuto comportamenti più rilassati”. Fondamentalmente i partecipanti maschili conoscevano a grandi linee il testo ma l’evoluzione dello script variava a seconda della situazione e della direzione data dalla Axen. Inoltre The second woman ha richiesto una preparazione fisica di tutto rispetto: poco cibo, tanta caffeina nelle ore notturne: “È una cosa che non mi capiterà mai più nella vita, volevo vivere questa esperienza estenuante e irripetibile”.




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