Marche

100 interventi per alberi e cornicioni abbattuti. L’amianto vola via da un capannone


URBINO Era atteso il vento forte ed è sopraggiunto con raffiche violente durante la notte tra martedì e mercoledì scorso. Secondo i dati dell’osservatorio Serpieri la forza del vento a Urbino è arrivata a 126 chilometri orari. Per il mese di novembre si tratta di un record rispetto alla serie storica dei rilevamenti dal 1955: il precedente picco a novembre si era registrato l’anno scorso con 122 chilometri orari. La velocità maggiore in assoluto del vento a Urbino risale al dicembre del 2009: 146.  

L’allarme nella notte

Per tutta la notte di martedì i vigili del fuoco della città ducale sono stati impegnati in molti interventi, sopra 50, per alberi caduti o pericolanti, soprattutto a Urbino e nel territorio circostante. Nella mattinata di ieri e nel primo pomeriggio, altrettanti operazioni erano in coda per un totale di circa 100 operazioni di messa in sicurezza in tutta la provincia, che hanno riguardato anche tetti, cornicioni, insegne e tende. Al di là della città ducale, è stata sferzata da un vento fortissimo la vallata del medio e alto Metauro. 

Il problema più grave si è registrato a Gadana, lungo la strada provinciale Feltresca, poco prima dell’incrocio per Pieve di Cagna: il vento ha portato in strada e nelle proprietà private dei vicini i residui della copertura di un capannone contenente amianto. Il proprietario aveva fatto rimuovere questa copertura ed era in attesa della gru per lo spostamento del rischioso materiale rimasto appoggiato sul tetto. Il forte vento ha fatto volare il materiale contenente fibre cancerogene nelle aree limitrofe. Il sindaco di Urbino e l’Ast hanno provveduto a controllare la zona, intervenendo con «un’azione di tamponamento del problema».

L’azienda che si occupa del lavoro è stata sollecitata per una tempestiva rimozione del materiale pericoloso. 

Pallone pressostatico divelto

Il danno materiale più grave si è avuto a Fermignano, nella zona sportiva di Ca’ Vanzino, dove è stata pressoché divelta e distrutta la copertura pressostatica di un campo (inaugurata appena 3 anni fa) del circolo tennis. Ad Urbino il vento ha creato non pochi problemi. La polizia locale di Urbino ha ricevuto diverse segnalazioni per alberi e rami caduti in strada. In molti interventi ha coadiuvato i vigili del fuoco. Alcune zone del centro storico sono state transennate visto che si staccavano cornicioni o pezzi di persiane, come a Santa Lucia. In allarme i genitori e gli accompagnatori dei bambini che stavano andando a scuola. Al monumento di Raffaello i vigili del fuoco sono intervenuti per tagliare rami pericolanti.

Le strade interrotte

Il servizio viabilità della Provincia, verso mezzogiorno di ieri, ha rimarcato che la situazione era sotto controllo e le strade chiuse erani state riaperte «con interventi fatti dalla Provincia in accordo con vigili del fuoco. Le strade provinciali che sono state interessate dalla chiusura per la caduta di piante o grossi rami sono la Sp 40 Barbanti, la Sp 26 tra Sant’Angelo e Monteciccardo, la Sp 26 tra Cartoceto e Saltara, la Sp 67 Pieve di Cagna – San Donato in Taviglione».

Colpiti, altresì, Pallino, le Cesane ed i dintorni dei collegi universitari. Per fortuna nel pomeriggio il vento ha cambiato direziione ed è subentrata una leggera pioggerellina. Non sono stati segnalati segnalati feriti.




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